A quanto pare è ufficiale: Tesla sta per annunciare l’arrivo di una nuova Gigafactory. Sorgerà in Messico, vicino all’aeroporto della capitale. A dirlo è direttamente il governo del Paese americano, per bocca di un portavoce del presidente Andres Manuel Lopez Obrador in persona.
L’impianto sarà strategico per supportare i piani espansionistici di Elon Musk e soci in Nord America, primo mercato del brand statunitense. L’idea di costruire un’altra fabbrica da affiancare a quelle esistenti era nell’aria da tempo. Inizialmente si credeva sarebbe sorta negli USA, poi anche Canada e Messico sono rientrate tra le opzioni possibili. Ora il Messico è dato per certo.
Buona la seconda
Tutto ha inizio a ottobre del 2022. Quel mese le voci sulla nascita di una possibile Gigafactory in Messico si fanno più insistenti. L’evento scatenante è la visita di Elon Musk al governatore dello stato di Nuevo Leon, situato nel nord del Paese e confinante con il Texas. Durante la visita il governo messicano e quello della regione avevano iniziato a discutere con Tesla della possibilità di erogare contributi e agevolazioni per la costruzione di un impianto produttivo nei pressi della città di Monterrey. Poi la questione ha assunto contorni più fumosi.
A dicembre, infatti, sempre secondo indiscrezioni provenienti dalle autorità messicane e dalla stampa locale, è stata confermata la volontà di Tesla di varcare il confine verso sud, ma si è iniziato a dire che la Gigafactory sarebbe sorta altrove, sempre in Messico, ma in un luogo ancora da definire. Ora sembra che tutti i dubbi siano stati superati.

La produzione di Tesla Model Y in Texas
Un posizione strategica
Jesus Ramirez, portavoce del presidente messicano, ha infatti dichiarato pubblicamente che Tesla ha intenzione di realizzare un hub produttivo a 3 km dal nuovo aeroporto internazionale Felipe Angeles che è situato 45 km a nord di Città del Messico. “Tesla investirà in una fabbrica i cui prodotti potranno essere esportati direttamente per via aerea”, ha detto Ramirez.
Premesso che già in passato i politici messicani hanno fatto dichiarazioni che non hanno avuto seguito nella realtà, questa volta sembra che Tesla – che al momento non ha rilasciato dichiarazioni al riguardo – sia davvero vicina a dare l’annuncio ufficiale. Anche perché se ai bassi costi della manodopera locale si aggiungono sovvenzioni governative, il gioco è fatto.
Resta però da capire a cosa servirà la nuova fabbrica. Visto che Ramirez ha detto che spedirà quello che viene prodotto in Messico per via aerea (anche per via aerea, viene da aggiungere) allora difficilmente si tratterà di auto intere, che viaggiano di solito via terra o via mare. Si attendono ulteriori sviluppi.