Tesla è di nuovo nel mirino delle autorità statunitensi. E di nuovo è colpa del Full Self Driving. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha richiesto infatti alcuni documenti relativi a una serie di funzionalità del sistema di assistenza alla guida della Casa americana.

Intanto, nel report periodico depositato presso la Securities and Exchange Commission, Tesla fa sapere che “al momento, per quanto ne sappiano, nessuna agenzia governativa in nessuna indagine in corso ha concluso che si sia verificato un illecito”. Ma cosa sta succedendo davvero?

Su cosa si indaga?

I motivi per cui il Dipartimento di Giustizia a stelle e strisce ha richiesto i documenti sono molteplici. Principalmente, le autorità vogliono fare chiarezza sulla questione legata alla sicurezza di questa tecnologia. E poi vogliono anche capire se le affermazioni di Tesla riguardo le reali capacità del sistema sono corrette.

Michael Brooks, direttore dell’associazione senza scopo di lucro Center for Auto Safety, che come si intuisce dal nome lavora per sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale, ha spiegato: “Una Tesla non può fare esattamente tutto quello che promette di fare. Una Tesla non è in grado di affrontare in autonomia tutte le situazioni di guida, eppure ci sono automobilisti che fanno affidamento alle capacità dell’Autopilot e del Full Self Driving convinti che possano fare più di quello di cui sono realmente capaci”.

Tesla presenta il Full Self Driving V9.0

Come vede la strada il Full Self Driving di Tesla

Tesla, a dire in vero, sia sul proprio sito internet, sia in una serie di dichiarazioni, alcune delle quali provenienti da Elon Musk in persona, continua a ripetere che anche il Full Self Driving, per quanto evoluto e sicuro, non può sostituirsi al conducente, in quale deve costantemente prestare attenzione ed essere in grado di intervenire in caso di necessità per evitare incidenti.

Quasi 10 anni di indagini

La storia, insomma, è sempre la stessa. Autopilot prima e Ful Self Driving poi sono sotto inchiesta da parte della NHTSA da giugno 2016. Da allora, in molti casi in cui una Tesla sia coinvolta in un incidente, si indaga per capire se i sistemi di assistenza erano attivi, se hanno funzionato correttamente e se le persone a bordo dell’auto avevano forzato le procedure per aggirare i controlli sulla presenza di esseri umani alla guida.

Test d'urto della Tesla Model S Euro NCAP del 2022

Test d'urto laterale della Tesla Model S effettuato dall'Euro NCAP

Per ora la maggior parte delle discussioni riguarda il fatto che le autorità giudicano inadeguati i sistemi di controllo adottati da Tesla per verificare che il conducente sia presente sul sedile (è capitato anche questo), se ha gli occhi sulla strada, le mani sul volante e un sufficiente livello di attenzione.

Tesla usa una telecamera che inquadra il volto di chi sta alla guida e un sensore di presenza delle mani sul volante. In futuro cambierà qualcosa, ma non si sa ancora di preciso come interverrà. Di certo le dichiarazioni di Elon Musk sul fatto che vuole rendere disattivabile proprio la segnalazione che il conducente non afferra il volante ha fatto discutere. Insomma, la telenovela continua.

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