Un po’ a sorpresa, Tesla starebbe per costruire una nuova Gigafactory in Messico. Si pensava che Elon Musk e soci fossero più attratti dall’oriente, ma l’acquisto di un terreno nello stato nord-orientale di Nuevo Leon fa pensare che ci sia stato un grosso cambio di programma.

C’è un altro indizio che lascia poco spazio all’immaginazione. Da inizio anno, infatti, quando si percorre la strada che dagli USA porta verso la città messicana di Monterrey, tra le indicazioni riportate dai cartelli stradali al confine tra i due stati ce n’è una che recita testuali parole: “TESLA”. Oltretutto, non una semplice scritta, ma il logo vero e proprio.

Annuncio imminente

Aspettando informazioni ufficiali, per ora si sa che in effetti Tesla ha stretto un accordo proprio con lo stato messicano per avere un passaggio privilegiato alla frontiera. In questo modo, persone e merci dirette verso il futuro stabilimento avranno tempi d’attesa minori. A dirlo è stato il ministro dell’Economia dello stato di Nuevo Leon in persona, Ivan Rivas.

Fino a oggi si pensava la corsia “preferenziale” fosse riservata ai tanti fornitori situati in Messico, che fanno giornalmente avanti e indietro per raggiungere la Gigafactory Nevada o quella di Fremont. Ora si sa che la mossa ha tutt’altro significato.

C’è già la location

A ottobre Elon Musk aveva effettivamente incontrato il governatore dello stato messicano e aveva addirittura detto di essere particolarmente interessato all’area di Santa Catarina, cittadina poco distante dalla già citata Monterrey.

Tesla Giga Texas (Gigafactory 5) - Controllo di qualità modello Y (rapporto Tesla Q3 2021)

Controlli di qualità su una Model Y in procinto di uscire dalla fabbrica

Poi però, oltre alle ipotesi su una nuova Gigafactory asiatica, Tesla ha dimostrato di essere attratta anche dal Canada e si è pensato che potesse potenziare la propria rete produttiva americana proprio rivolgendosi a nord. Ora, la nuova svolta.

Il giornale locale Milenio, addirittura, ha scritto che “L’accordo sarà ufficializzato già a inizio 2023 e che nelle prossime settimane sarà definito anche l’ammontare dell’investimento. Resta da capire, a questo punto, che tipo di fabbrica sarà costruita. Un impianto per la produzione delle batterie o uno per la realizzazione di interi veicoli? E in questo secondo caso, di che modelli stiamo parlando? Si farà il Cybertruck o ci si concentrerà su qualche nuova vettura, tipo il robotaxi o la baby-Tesla? Queste sono tutte domande che necessitano risposte.