Lyten, startup con sede nella Silicon Valley che si occupa di batterie di nuova generazione, è una di quelle aziende statunitensi che stanno sfruttando i contributi statali messi a disposizione dall’amministrazione Biden per portare avanti la ricerca nel campo di accumulatori sempre più efficienti e meno costosi.
Nello specifico, la Lyten si occupa da sempre di batterie al litio-zolfo, che garantiscono un’elevata densità energetica, minor peso e anche una maggiore sicurezza rispetto a quelle agli ioni di litio. L'azienda fa sapere di voler compiere un ulteriore passo in avanti e arrivare a proporre al mercato proprio la sua innovativa batteria in tempi brevi. Ma qui iniziano i problemi.
Un problema di durata
Le batterie litio-zolfo hanno un grande difetto: perdono troppo velocemente in prestazioni per poter essere messe in commercio. Almeno, questo accade oggi. La Lyten, infatti, sta sperimentando da tempo l’adozione all’interno delle celle di un particolare tipo di grafene e i risultati sembrano promettenti.
Insomma, il governo degli Stati Uniti, che anni fa ha finanziato in gran segreto l’azienda californiana, potrebbe aver scommesso sul cavallo vincente. Se la scelta del grafene per allungare la vita alle batterie litio-zolfo si rivelasse corretta, la Lyten potrebbe immettere presto sul mercato accumulatori con densità tripla rispetto a quelli attuali agli ioni di litio. Si parla di circa 900 Wh/kg laddove le batterie tradizionali non superano i 300 Wh/kg.
La batteria al litio zolfo Lytcell EV di Lyten disponibile in diversi formati
Un’alternativa allo stato solido
Se davvero le batterie litio zolfo della Lyten riuscissero, grazie al grafene, a reggere 1.000 o più cicli di ricarica prima di registrare un’eccessiva perdita di prestazioni, allora potrebbero rappresentare un’alternativa alle batterie allo stato solido. Di più: potrebbero avere le stesse caratteristiche in termini di densità energetica e velocità di ricarica ma costare addirittura meno per la quasi totale assenza di materiali costosi, come il cobalto.
Con le ultime scoperte nella messa a punto dell’architettura interna (il grafene è usato già dal 2021), la Lyten ipotizza oggi di poter arrivare a proporre le sue batterie al litio zolfo sul mercato già nel 2025. Le prestazioni che avranno le renderanno adatte agli usi più disparati: le auto elettriche, certamente, ma anche velivoli a zero emissioni e altri mezzi di trasporto.