Gli obiettivi non cambiano: decarbonizzare buona parte del settore stradale già nel 2030 e arrivare alle zero emissioni entro il 2050. Lo ribadisce forte e chiaro il G7 su Clima, Energia e Ambiente, andato in scena il 15 e 16 aprile a Sapporo, in Giappone.

I target sono messi nero su bianco nel comunicato finale del vertice. Ma non c’è solo l’auto elettrica nei piani dei big seven (Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e USA, più Unione europea). Fra le righe del testo, spuntano infatti batterie, biocarburanti e non solo, anche se con impegni piuttosto generici. Vediamo.

Tra colonnine e batterie

Ricordando la missione di mantenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5 gradi, il G7 sottolinea ancora l’importanza delle “politiche nazionali volte a raggiungere il 100%, o la maggior parte delle vendite di veicoli leggeri (LDV), come ZEV (zero emission vehicles, ndr), entro il 2035 e oltre”. Ma non solo.

Stazione di ricarica rapida EVgo

Una colonnina di ricarica per auto elettriche

Insieme alla spinta sulle auto a batteria, i Paesi leader del mondo promuoveranno “le infrastrutture associate”. In poche parole, le colonnine di ricarica, al centro di un “monitoraggio annuale dei progressi compiuti”. Protagonisti della verifica saranno anche gli stessi veicoli elettrici.

Spazio poi a batterie e materie prime, con un’armonizzazione che garantisca catene di approvvigionamento “tracciabili, sostenibili e a supporto del riciclo” e che rispetti “standard ambientali, sociali e di governance più elevati possibili, nel pieno rispetto dei diritti umani”. Altra previsione riguarda ricerca e sviluppo per ridurre l’uso di questi minerali.

Capitolo biocarburanti

L’attenzione si sposta poi su idrogeno e altri carburanti alternativi. A fare notizia è soprattutto l’apertura ai biofuel, cavallo di battaglia dell’Italia durante la trattativa con l’Europa per evitare un “all-in” sull’auto elettrica, in cui a spuntarla, però, è stata solo la benzina sintetica, tanto cara alla Germania.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin

Da un lato, perciò, il G7 promuoverà i “carburanti sostenibili a zero emissioni, compresi i biocarburanti e i carburanti sintetici”; dall’altro, ne valuterà gli sviluppi in termici di emissioni. Esulta quindi Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente italiano:

“Un punto voluto da noi è, nel settore dei trasporti, il riconoscimento di percorsi che valorizzano la specificità dei diversi Paesi, incluso l’utilizzo dei biocarburanti sostenibili”. Approccio che il titolare del Mase definisce “pragmatico e tecnologicamente neutro”.