Presto in Europa avremo una nuova infrastruttura di ricarica. Parliamo di quella di FreeWire Technologies, la soluzione progettata dall’azienda californiana che il prossimo 19 aprile aprirà il suo quartier generale europeo a Banbury, nel Regno Unito.

Nei mesi successivi l’espansione proseguirà nel resto della Regione fino a toccare anche l’Italia entro la fine del 2023. Ecco cosa ci aspettiamo.

Come funziona il servizio di FreeWire

A Banbury sorgerà il “Sales & Demonstration Center”, mentre I primi Paesi ad ospitare l’infrastruttura di FreeWire saranno Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, oltre ovviamente a Regno Unito e Irlanda. In un secondo momento, le operazioni dell’azienda statunitense si sposteranno anche in Spagna e Italia per poi coinvolgere tanti altri mercati.

Boost Charger 200

Cosa proporrà FreeWire? La soluzione di ricarica è diversa dalla “classica” colonnina. Quello che vedete nelle foto si chiama “Boost Charger 200” ed è una sorta di mega powerbank con una batteria interna da 160 kWh. Questa struttura può essere potenzialmente collegata all’infrastruttura elettrica esistente, con la possibilità di ricaricare fino a 27 kW in corrente alternata.

A sua volta, il Boost Charger è dotato di due connettori, uno CCS e uno CHAdeMO. Il primo può fornire fino a 200 kW alla vettura collegata, mentre il secondo si ferma a 100 kW. Nel caso in cui ci siano due veicoli collegati, la potenza massima erogata è di 100 kW per auto.

Dallo schermo da 24” si possono effettuare tutte le operazioni di pagamento con carta di credito e tecnologia NFC sfruttando la connessione alla rete locale e quella 4G.

C’è da dire che il Boost Charger potrebbe risultare utile non solo per i grandi parcheggi (per esempio, quelli di aeroporti e centri commerciali), ma anche per dare energia alle attrezzature impiegate durante un concerto o in un cantiere o comunque ad alcuni eventi. Il fatto che si tratti di una struttura mobile, infatti, la rende potenzialmente più versatile rispetto alle soluzioni di ricarica più tradizionali.