Sono tempi più duri per i Saloni dell’Auto. Alcuni saltano, altri migrano verso mete più attraenti (vedasi Ginevra che si terrà in Qatar), altri si trasformano in fiere dedicate alla mobilità a tutto tondo.
Ma le cose potrebbero cambiare. Le Case cinesi, infatti, credono che i saloni rappresentino un’occasione imperdibile per farsi conoscere in Paesi dove si stanno appena affacciando. Ed ecco quindi che, parlando per esempio dell’imminente Salone di Monaco, si presentano in massa riempiendo interi padiglioni.
Un congresso in trasferta
All’IAA Mobility Show di Monaco, in programma dal 5 all’8 settembre, addirittura si terrà il World New Energy Vehicle Congress (WNEVC), appuntamento annuale con focus sulla transizione ecologica e le nuove tecnologie che è organizzato da numerose associazioni cinesi e che per la prima volta lascia i confini nazionali.

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Ma torniamo alle Case cinesi presenti a Monaco. In un momento in cui i costruttori europei sono sempre meno entusiasti di spendere ingenti budget per uno stand in un salone i brand cinesi si presenteranno in massa. Sono addirittura il doppio rispetto all’edizione 2021. In Germania ci saranno BYD, MG, Xpeng, Leapmotor, Seres e Dongfeng. PEr molte sarà una buona occasione per discutere di affari con le Case europee.
Xpeng e Leapmotors, Per esempio, stanno trattando con Volkswagen per dare in uso su licenza le loro piattaforme elettriche. Poi, a Monaco, ci saranno anche CATL, Farasis Energy, Horizon Robotics, tanto per parlare di altre aziende cinesi che saranno presenti in Baviera.

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La Cina sulla scia delle altre Case orientali
Il trend è chiaro, come spiega Pedro Pacheco, analista della Gartner, ad Automtive News Europe: “Tenere il WNEVC al Salone di Monaco è altamente simbolico. È il segnale concreto che le Case cinesi vogliono espandersi al di fuori del Paese d’origine”.
A dirla tutta, il mercato europeo rappresenta una sfida ambiziosa per i costruttori esteri. Lo dimostra la fatica che hanno fatto le Case giapponesi e coreane. È anche vero, però, che Toyota, Nissan, Kia, Hyundai e altre hanno trovato il loro spazio e fanno numeri interessanti anche nel Vecchio Continente. Ci hanno messo anni, ma ce l’hanno fatta.

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“Per la Cina la sensazione è che il successo sarà più facile da ottenere - aggiunge Pacheco -. Le Case cinesi sono in grado di agire con una maggiore velocità. E il momento di cambiamento può aiutare. Certo, devono comprendere che l’Europa non è uno stato singolo, è formato da Paesi molto diversi da loro e devono adottare strategie in grado di adattarsi alle esigenze di ognuno”.
Per sapere tutto sul Salone di Monaco vi invitiamo a seguire lo speciale di Motor1.com.