Il nome ufficiale del Salone di Monaco è IAA Mobility. A dimostrazione del fatto che la kermesse tedesca affronta vari temi legati alla mobilità, tra gli stand presenti, c’è anche quello del primo hyperloop europeo, che abbiamo visto dal vivo. Realizzato dalla Technical University of Munich (TUM), consentirà di trasportare persone da un punto A a un punto B a una velocità di oltre 800 km/h.

Questo tipo di trasporto non è una novità assoluta - se ne parla da anni - ma mai nessuno, tra i vari progetti realizzati nel Vecchio Continente, si è spinto fino a questo punto.  

A Monaco, infatti, è esposto un prototipo funzionante in scala 1:1 di questo TUM Hyper Loop, al quale un team di ricerca dedicato lavora dal 2020. Si tratta di un mezzo in grado di muoversi davvero trasportando delle persone in carne e ossa. Per ora, su una pista di prova lunga 24 metri: quanto basta per testare una tecnologia che per raggiungere certe velocità sfrutta un tubo di cemento sottovuoto. Di cosa si tratta?

A luglio il primo test

Il concetto è semplice: una capsula passeggeri sfrutta proprio il sottovuoto per spostarsi all’interno di un tunnel a velocità impensabili per altri mezzi terrestri. Dopo una serie di studi e test in laboratorio, il 10 luglio scorso si è svolto una sorta di viaggio inaugurale. In un tubo della lunghezza di 24 metri – come detto – e un diametro di 4.

Foto - TUM Hyper Loop al Salone di Monaco 2023

La capsula del TUM Hyper Loop esposta al Salone di Monaco 2023

Tutta la tecnologia è stata anche certificata dall’ente indipendente TUV Sud, che si è accertato della sicurezza del progetto in funzione del fatto che dovesse trasportare dei passeggeri in carne e ossa.

Foto - TUM Hyper Loop al Salone di Monaco 2023

Gli interni della capsula del TUM Hyper Loop

Oltre al tubo, l’università di Monaco presenta a Monaco anche la capsula vera e propria, con tanto di interni per il trasporto di 5 passeggeri, e il centro operativo, che ospita sia il sistema di controllo sia le potenti pompe che creano il vuoto. Qualcosa di simile fu annunciato nel 2020 per collegare Milano all'aeroporto di Malpensa.

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C’è lo zampino di Elon Musk anche qui

“Siamo in grado di mostrare al pubblico come possono funzionare i futuri sistemi di trasporto hyperloop –dice il team in una nota ufficiale –. Il passaggio a una scala reale ci permette di studiare più a fondo il comportamento della capsula nel vuoto, il sistema di propulsione e la tecnologia di levitazione: tutti aspetti fondamentali per la messa a punto definitiva”.

Il progetto, sostenuto dalle autorità tedesche, si pone l’obiettivo di creare un sistema di trasporto veloce, sicuro e green. Il bello è che nasce da un’idea risalente al 2015, anno in cui presso il TUM un gruppo di studenti, allora in modo indipendente, decise di partecipare a una competizione indetta da SpaceX, la società di Elon Musk, proprio per sviluppare tecnologie relative a questo metodo di trasporto.

La squadra tedesca vinse in tutte e 4 le categorie presenti e da lì ha proseguito il programma fino al traguardo di oggi.

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