Tutti vogliono ospitare la prossima Gigafactory Tesla. Paesi da ogni parte del mondo provano a sedurre Elon Musk con agevolazioni fiscali, contributi e un indotto automotive pronto a dare supporto. L’annuncio di dove sarà costruito lo stabilimento dovrebbe essere dato entro l'anno, ma ora un report di Bloomberg spegne un po’ gli entusiasmi.

Secondo quanto riportato durante il “CEO Forum” dell’agenzia di stampa, il ministro indonesiano, Luhut Pandjaitan, ha fatto sapere che, a seguito di un recente incontro avuto con lo stesso Musk, la Casa americana non sarà pronta a costruire nuove fabbriche prima di un anno o due.

Procedere con attenzione

Pandjaitan ha detto: “Musk è stato molto franco e ha affermato che dall’analisi della situazione economica globale non è facile prevedere di costruire un nuovo stabilimento. C’è già un eccesso di capacità produttiva e si deve agire con grande cautela per non rischiare la bancarotta come fecero GM e Chrysler nel 2009”.

Le dichiarazioni arrivano al termine di una settimana fitta di incontri per Elon Musk, che nei giorni scorsi ha incontrato il ministro thailandese Srettha Thavisin, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente turco Tayyip Erdogan. Proprio per via di questa serie di colloqui è sbucata anche l’ipotesi di una Gigafactory in Arabia Saudita, che però è stata smentita.

Il primo Tesla Cybertruck esce dalle linee della Giga Texas

Il primo Tesla Cybertruck esce dalle linee della Giga Texas

Spingere su Messico e Texas

Quindi, Tesla continuerà a crescere nel prossimo futuro? I numeri dicono di sì. Le Gigafactory esistenti stanno raggiungendo tutte la massima capacità e la Casa, che da anni aumenta con costanza i volumi produttivi ogni trimestre, dovrebbe arrivare quest’anno a consegnare tra le 1,8 e le 2 milioni di vetture.

Poi, una Gigafactory in programma c’è già. È quella messicana. E come se non bastasse, la Casa ha intenzione di ingrandire sensibilmente la Gigafactory di Austin, in Texas, dove il costruttore ha anche spostato la sede legale.

Con l’arrivo del Cybertruck, lo stabilimento dovrebbe passare dalle attuali 20.000 persone a 60.000. La mossa porterà Tesla a diventare il più grande datore di lavoro privato dello stato (attualmente è secondo dietro alla catena di supermercati HEB).

Fotogallery: Tesla Giga Texas (Tesla Gigafactory 5)