Ha fatto scalpore la dichiarazione di Elon Musk secondo cui la nuova Tesla Roadster – se mai arriverà – sarà capace di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 1 secondo. In molti si sono detti scettici. D’accordo lavorare sulla potenza erogata dal powertrain, sulla coppia e sulla gestione elettronica della motricità, ma a un certo punto le leggi della fisica impongono dei limiti.
Per questo, da più parti, si sono levati commenti critici. Tanti hanno pensato più che altro a una sparata pubblicitaria. Mate Rimac, però, leva una voce fuori dal coro e ammette: “È possibile”.
Si devono usare i razzi
Partiamo da una considerazione generale. La Tesla Model S Plaid, che è una delle auto più potenti al mondo e più veloci in accelerazione, per scattare da 0 a 100 impiega circa 2 secondi. La Roadster dimezzerebbe quel tempo, che rappresenta già un valore record. Per farlo, però, sottoporrebbe conducente ed eventuale passeggero a forze grossomodo doppie. Chiunque abbia provato a fare uno 0-100 su una Plaid sa bene che già quella può far girare la testa. Letteralmente.
La Tesla Roadster è in ritardo di anni sul ruolino di marcia. Ma dovrebbe essere presentata entro fine anno
La Rimac Nevera fa addirittura meglio della Tesla Model S Plaid. Tocca i 100 km/h con partenza da fermo in 1”85. Ora il suo ideatore ammette che fare la stessa cosa in meno di 1 secondo non è fantascienza. Mate Rimac ha infatti dichiarato: “Abbiamo fatto una simulazione. Usando dei razzi si può”.
In effetti, Elon Musk ha già detto in passato di avere in mente l’adozione di razzi che sfruttano una tecnologia derivata da quanto realizzato da Space X. Però non è tutto così facile.
Tutti i problemi da risolvere
Elon Musk e Mate Rimac sono d'accordo su un fatto: per scattare da 0 a 100 in meno di 1 secondo servono propulsori non convenzionali. Si useranno dei razzi, come detto, ma questo rappresenta un problema. Per farli funzionare servono molti componenti aggiuntivi, serbatoi, valvole e quant’altro. I razzi e il loro sistema propulsivo hanno ingombri e pesi che non servono se non in quel secondo in cui ci si lancia in avanti a tutta forza. Vale la pena? Forse no.
La Rimac Nevera, qui impegnata sul circuito del Nurburgring
Si può usare un powertrain tradizionale? Mate Rimac fa un po’ di conti. Per scattare da 0 a 100 in meno di 1 secondo servono 30.000 Nm di coppia sulle ruote. Per averli (e scaricarli a terra) si devono montare motori elettrici enormi e componenti specifiche rinforzate: nuovi inverter, per esempio, e nuovi alberi di trasmissione. Ma questo influisce sul peso, sui consumi, sulla dinamica...
Insomma, vale davvero la pena arrivare a certe accelerazioni dovendo scendere a tutti questi compromessi? Lo scopriremo prima o poi (Elon Musk dice che l'auto sarà mostrata entro fine anno). Sempre che il sistema di razzi sia omologabile. Perché anche quello normativo potrebbe essere un problema non da poco.