Non passa giorno (o quasi) che non si parli di qualche innovazione tecnologica inerente le batterie al litio ferro fosfato. Coreshell, startup specializzata nella produzione di materiali per accumulatori, ha affermato per esempio di aver trovato il modo di rendere le batterie LFP più efficienti senza alzare troppo i costi.
Come si sa, le batterie LFP, che sono già ampiamente presenti sul mercato, hanno proprio il vantaggio di avere un costo di produzione minore a fronte di una certa perdita in prestazioni. Ma torniamo alla scoperta della startup di San Leandro (California).
Il segreto dell’anodo in silicio
In generale, le batterie agli ioni di litio con maggiore densità energetica hanno l’anodo ad alta densità di silicio al posto di quello in grafite che è quello usato più comunemente. Solo che l’anodo in silicio richiede una certa accortezza e una serie di soluzioni tecniche che ne consentano il corretto funzionamento e che ne contrastino la naturale propensione a deformarsi durante i cicli di carica e scarica. Questo rende le batterie con questo tipo di anodo solitamente più costose.
Coreshell, però, dopo 2 anni di lavoro proprio su soluzioni che consentano di usare anodi di silicio nelle batterie, è riuscita a mettere a punto una sorta di rivestimento elastico che contiene le deformazioni. Sarà fornito dalla londinese Ferroglobe e non costa una fortuna. Per questo motivo può essere utilizzato anche sulle batterie al litio ferro fosfato. Così le batterie LFP avranno una densità simile a quella delle batterie agli ioni di litio con chimica tradizionale (NMC), ma continueranno a essere economicamente più vantaggiose.
Ancor più interessante leggere che la loro produzione sarà avviata entro la fine del 2024.
Uno modo per essere indipendenti dalla Cina
Secondo gli analisti, questa soluzione, una volta diffusa sul mercato, consentirà all’Occidente di essere meno dipendente dalla Cina per quanto riguarda le batterie. Il Paese del Dragone, infatti, detiene il 75% di tutta la fornitura mondiale di anodi di grafite.
Parlando di silicio, invece, l’equilibrio geopolitico è completamente diverso. Addirittura, gli Stati Uniti dovrebbero averne a sufficienza per soddisfare la domanda interna. Gli USA, quindi, potrebbero rendersi addirittura completamente indipendenti.