Generalmente, nelle batterie agli ioni di litio, si usano anodi in grafite. Adesso la Ceylon Graphite, azienda specializzata proprio nella costruzione di questo tipo di elettrodi, afferma di aver trovato il modo per aumentare la densità energetica sfruttando un tipo particolare di questo minerale.

Dopo due anni di test, infatti, i ricercatori della società canadese hanno dimostrato che la loro grafite venosa proveniente dallo Sri Lanka è in grado di raggiungere prestazioni migliori di quanto offerto dalla grafite sintetica standard. Ma di cosa si tratta?

Alta densità, buona durata

La grafite venosa è un tipo di grafite il cui nome deriva dalla struttura con cui si presenta in natura. Nel caso specifico di quella utilizzata dalla Ceylon Graphite, ha vene composte da piccole sfere disposte una a fianco all’altra. L’adozione di questo materiale in celle a sacchetto, stando ai risultati ottenuti con i test in laboratorio, garantisce prestazioni omogenee nel tempo e una capacità di scarica che ha toccato i 161 mAh/g quando la media dichiarata del settore si ferma a 153 mAh/g.

La batteria ha mostrato anche una buona resistenza all’usura, essendo arrivata a perdere una percentuale contenuta della propria capacità dopo circa 120 cicli. I risultati ottenuti stanno spingendo l'azienda verso la produzione su larga scala e la commercializzazione di questo tipo di celle.

 

Adatte all’auto elettrica

Le prestazioni di questa grafite sono legate all’alta cristallinità della struttura venosa unita al processo di purificazione che la Ceylon Graphite mette in atto utilizzando acido fluoridrico. In più, la Ceylon utilizza anche un’esclusiva tecnologia di sferoidizzazione che migliora ulteriormente le caratteristiche fisiche della grafite.

"Grazie all’elevata qualità del nostro materiale ci aspettavamo buoni risultati dai test sulla batteria – ha spiegato Sahsa Jacob, ceo di Ceylon Graphite –. Ma quello che abbiamo registrato va oltre le aspettative. I dati raccolti sono molto significativi e danno indicazioni chiare su come sviluppare prodotti in grado di accontentare i requisiti imposti dalle Case auto".

Altre aziende, invece, per realizzare batterie ad alte prestazioni, preferiscono creare anodi ad alta percentuale di silicio, che offrono anche vantaggi in termini di velocità di ricarica. è il caso di StoreDot, per esempio, e delle sue XFC. Ma c'è anche chi l'anodo non lo monta neanche.