NIO si appresta a rinnovare la gamma e metterà presto in vendita anche la ET9. Si tratta di una berlina dalle linee superfilanti, che ha una lunghezza di 5,33 metri e racchiude quanto di meglio la Casa cinese possa offrire in termini di comfort, lusso, prestazioni e tecnologia.
Riguardo alla tecnologia, la ET9 è la prima auto a nascere sulla nuova piattaforma a 900 volt, che consente, fra le altre cose, di raggiungere velocità di ricarica altissime. L’auto, che entrerà in commercio nella prima metà del 2025, ha aperto da poco gli ordini in Cina (costa 800.000 yuan, pari a 102.000 euro circa) ed è già entrata in produzione.
Si ricarica a 600 kW
Nello specifico, NIO ha iniziato a realizzare tutto lo schema motopropulsivo, che è particolarmente complesso. Si compone infatti di un motore sincrono a magneti permanenti da 340 kW (462 CV) posto al posteriore e di una seconda unità asincrona da 180 kW (245 CV), per una potenza complessiva di 520 kW (707 CV).
- Potenza motore anteriore: 245 CV
- Potenza motore posteriore: 462 CV
- Potenza complessiva: 707 CV
La presentazione della NIO ET9
Le due unità sono alimentate da una batteria da 120 kWh composta da celle cilindriche extralarge di formato 46105 (sono larghe come quelle le 4680 e lunghe 105 millimetri). La batteria ha la peculiarità di poter essere ricaricata a 600 kW: significa che, secondo il ciclo CLTC, può ricaricare 255 km ogni 5 minuti.
- Capacità batteria: 120 kWh
- Celle: cilindriche 46105
- Potenza di ricarica: 600 kW
Una densità di potenza da record
Secondo quanto dichiarato da NIO, il nuovo schema motopropulsivo della ET9 è potente quanto compatto. Il gruppo posteriore pesa solo 79 kg (con una densità di potenza di 4,3 kW/kg) mentre quella anteriore ferma l’ago della bilancia a 69 kg (con una densità di potenza di 2,6 kW/kg che rappresenta un valore record per un motore asincrono).
Inoltre, l’unità posteriore riesce a raggiungere una potenza di 462 CV grazie a un inedito sistema di raffreddamento che consente di avere una potenza massima continua superiore del 30% rispetto alla media. Questo anche grazie a un’elettronica di potenza di nuova concezione con architettura basata su semiconduttori in carburo di silicio.