La batteria dedicata alle versioni base delle auto elettriche NIO sarà presto aggiornata. Stando ad alcuni media cinesi, l'accumulatore da 75 kWh a doppia chimica della Casa di Shanghai sarà sostituito con un nuovo prodotto, che dovrebbe mantenere prestazioni equivalenti e, al tempo stesso, ridurre i costi.
Per ora, infatti, NIO monta su alcuni modelli una batteria che ha celle litio-ferro-fosfato (LFP) e nichel-manganese-cobalto (NMC). La nuova batteria, disponibile da quest'anno, adotterà solo celle LFP.
L'evoluzione delle batterie NIO
Inizialmente, per i modelli d'attacco, NIO utilizzava una batteria standard (NMC) da 70 kWh. Era affiancata da una batteria più grande, con stessa chimica, che arrivava a 100 kWh.
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La batteria più piccola è stata poi sostituita da una con chimica ibrida (NMC/LFP) da 75 kWh, che ha un'architettura cell-to-pack per migliorare la propria densità energetica, senza moduli intermedi. Ora quella batteria riceve un ulteriore aggiornamento, diventando interamente LFP. Questa scelta consentirà di ridurre i costi produttivi e offrire vetture meno costose delle attuali.
Una batteria ottimizzata
Secondo le indiscrezioni trapelate, la nuova batteria di NIO è stata ottimizzata per quanto riguarda algoritmi, materiali e prestazioni. La potenza di picco della ricarica rapida in corrente continua sarà portata da 140 a 170 kW, mentre il tempo di ricarica 10-80% sarà più breve (27 minuti invece di 30). Potrebbe essere stata sviluppata insieme a CATL, con la quale NIO ha appena siglato una partnership.
I vantaggi della chimica LFP rispetto a quella NCM non sono solo i costi minori, ma anche la buona durata e gli standard di sicurezza elevati. Di contro, oltre alladensità energetica minore , ci sono altri inconvenienti legati alle prestazioni in condizioni di freddo o alla difficoltà di stimare lo stato di carica reale.
È interessante notare come NIO, a distanza di pochi anni dal lancio della batteria a doppia chimica, abbia fatto dietrofront. Questo tipo di batterie è abbastanza raro, ma ci sono aziende, come la statunitense One Next Energy, che sfruttando la doppia chimica hanno realizzato una batteria da oltre 1.000 km di autonomia.
Per la batteria di lunga percorrenza, NIO ha preferito cavalcare lo stato semisolido. Grazie alla collaborazione con WeLion, infatti, offre un'accumulatore da 150 kWh che rappresenta lo stato dell'arte per quanto riguarda le tecnologie in commercio.
Tutte le batterie NIO, compresa questa nuova LFP da 70 kWh, saranno compatibili col battery swap, tecnologia su cui la Casa cinese punta da molti anni.