Ogni tanto qualcuno la domanda se la fa: ma a cosa serve la Formula E? Intrattenimento, certo. Ma le monoposto elettriche che girano su circuiti di tutto il mondo piacciono così tanto da giustificare investimenti e fatiche? Interrogativi che possono avere senso, se non ci fosse un altro aspetto ancora più importante: la Formula E è strategica per le Case, per quello che verrà e per comunicare l'elettrico.
D'altra parte il motorsport questo fa: oltre a intrattenere e appassionare permette ai costruttori di mettersi alla prova, sviluppare soluzioni che un domani potrebbero trovare spazio su vetture di serie. E promuovere la propria immagine. È sempre stato così e sempre così sarà, a prescindere dai powertrain.
Questione di allenamento
A spiegarlo meglio ci ha pensato James Barclay - team principal della scuderia Jaguar di Formula E e direttore del reparto motorsporto del Gruppo Jaguar Land Rover - nel corso di una tavola rotonda organizzata in occasione del Gran Premio di Misano, sesta tappa del mondiale 2024 di Formula E.
"Penso che se un costruttore vuole una piattaforma per promuovere i propri veicoli elettrici, se vuole una piattaforma per dimostrarne le capacità e se vuole una piattaforma da usare come banco di prova per sviluppare la tecnologia dei veicoli elettrici, non c'è campionato migliore al mondo perché questo è l'apice delle corse elettriche. [...] Con la maggior parte delle Case automobilistiche che stanno passando a un futuro elettrico, questo è un posto incredibilmente eccitante in cui trovarsi."
Un discorso che vale per la Formula 1, non plus ultra del motorsport "a combustione", dove però le ricadute sul prodotto "per tutti" sono nettamente ridotte. Di auto derivate dall'esperienza del Circus ce ne sono state e ce ne sono, ma di certo le varie Ferrari LaFerrari, Mercedes AMG-One o McLarenP1 non sono modelli da tutti i giorni.
La monoposto Jaguar in Formula E
Per la Formula E è diverso. Perché oltre alle prestazioni - qualunque sia l'alimentazione nel motorsport conta arrivare primi - il discorso davvero importante è l'efficienza.
"Questo è un incubatore, un banco di prova per le tecnologie più avanzate dei veicoli elettrici. Queste vetture di Formula E sono i veicoli elettrici più avanzati e più efficienti al mondo. Facciamo una gara di 45 minuti, utilizziamo l'energia equivalente a meno di cinque litri di carburante toccando le 180 miglia all'ora (289,6 km/h) è incredibile, vero? Se faccio un paragone con un'auto con motore a combustione, si tratta di una quantità di energia equivalente cinque o sei volte superiore in litri di carburante. C'è quindi molto da imparare "
Dalle piste alla strada
Ora: come si applica tutta questa conoscenza alle auto che un domani verranno regolarmente vendute? Barclay ha fatto due esempi:
"Il reparto motorsport non è coinvolto [nello sviluppo dell'elettrico di serie, ndr], ma il bello è che il resto di JLR ha accesso a ciò che fa il team di gara. Siamo stati il primo team a utilizzare il carburo di silicio nella nostra auto di Formula E e la tecnologia del carburo di silicio sarà presente su tutti i futuri veicoli JLR. È qualcosa di cui siamo stati pionieri qui nella squadra corse. L'anno scorso abbiamo annunciato la nostra collaborazione con Castrol. Abbiamo ri-raffinato gli oli di base che utilizziamo nella vettura e adotteremo questo approccio per consentire a tutti i nostri veicoli futuri di raggiungere una maggiore circolarità. Invece di continuare a procurarci nuovo lubrificante, possiamo raffinarlo e riutilizzarlo, riducendo così l'impronta ecologica e migliorando la circolarità"
Esperienze nel motorsport che porteranno benefici ai modelli di produzione, che si allargano anche al "dietro le quinte". Se infatti la parte harware mantiene la propria importanza, con l'elettrico il software diventa sempre più centrale nella gestione del powertrain e non solo.
"Aggiorniamo queste vetture di settimana in settimana, di gara in gara, e la capacità di aggiornare il software, di convalidarlo e di applicarlo alla vettura è un aspetto che i nostri team di ingegneri stanno implementando e di cui sono entusiasti"
Il tema caldo di questi anni è l'intelligenza artificiale, della quale attualmente abbiamo esperienza unicamente riguardo infotainment evoluti. Le possibilità però sono molto più ampie e riguardano lo sviluppo delle auto.
Elementi di intelligenza artificiale e di apprendimento automatico sono utilizzati in questo paddock e in altri ed è una parte importante. Parliamo molto anche della tecnologia digital twin. Nella preparazione delle gare non ci è permesso fare dei test qui a Misano, quindi non possiamo provare. Ci prepariamo quindi con quello che chiamiamo "simulatore di pilota nel loop", che modella l'auto fisica nel mondo virtuale. La maggior parte delle persone quando vedono un pilota in un simulatore pensano che sia un esercizio unicamente per lui. In realtà è più importante per gli ingegneri, per capire come impostare la macchina, quanta energia usare. Tutto, dalla dinamica del veicolo alla gestione dell'energia, alla strategia di gara, fa parte della preparazione"
Evoluzioni arrivate anno dopo anno, gara dopo gara, a creare monoposto sempre più evolute, veloci ed efficienti. Per provare a vincere certo, ma per creare un forte know-how per quello che arriverà un domani nei listini Jaguar e Land Rover
Se si guarda all'hardware, si tratta di scienza dei materiali, di elementi come gli inverter al carburo di silicio, di ricerca di nuovi materiali che consentano di produrre un gruppo propulsore più efficiente, di alleggerimento, cercando di ridurre il peso dell'auto il più possibile, ma nelle auto elettriche a volte la riduzione del peso non migliora l'efficienza, quindi di trovare una combinazione tra peso ed efficienza. Abbiamo imparato moltissimo: si tratta di motori elettrici ad alta potenza e il modo in cui li facciamo funzionare in modo efficace ed efficiente e li controlliamo è molto importante. Il software è un aspetto molto importante e probabilmente è stata una delle aree più importanti. Come ottimizzare e ottimizzare costantemente il software. Faccio un esempio: nella generazione 1 avevamo due auto, due auto per una gara di 50 minuti, con una potenza massima di 200 kW. Poi siamo passati ai 250 della Gen 2 e agli attuali 350.
L'elettrico è già un successo
Per ora tutte queste rivoluzioni rimangono nascoste dalle forme ultra aerodinamiche della monoposto Jaguar Racing, pronte però a debuttare su numerosi modelli. Dal 2025 sulla nuova elettrica Jaguar, nel corso del 2024 infatti sul primo modello a batterie firmato Land Rover. E non poteva non essere una Range Rover, vera icona della Casa inglese.
Range Rover elettrica, il teaser
Range Rover elettrica, il teaser
Di lei abbiamo visto solo qualche teaser, quanto è bastato a 26.066 automobilisti di Stati Uniti, Gran Bretagna ed Europa per preordinare la Range Rover EV.
Modello strategico che, come i prossimi arrivi del Gruppo inglese, è stato testato all'interno del Future Energy Lab, nuovo centro di collaudo per veicoli elettrici che ha richiesto un investimento di 250 milioni (289 milioni di euro).