Jaguar Land Rover vuole superare la carenza sugli approvvigionamenti di chip attraverso una partnership strategica con Wolfspeed, azienda americana la cui attività ruota intorno alla produzione dei semiconduttori al carburo di silicio.

L’idea è quella di avere componentistica sufficiente per soddisfare la produzione della prossima generazione di auto elettriche, che avranno bisogno di chip più performanti per gestire tutte le tecnologie legate all’elettrificazione, alla connettività e alla guida autonoma.

Dalla Formula E alla strada

Nella sua strategia Reimagine che porterà JLR a diventare un’azienda a impatto zero, l’idea dei vertici del gruppo è di arrivare anche una catena di approvvigionamento carbon neutral entro il 2039. I primi modelli ad essere dotati della componentistica al carburo di silicio di Wolfspeed, che nello specifico sarà utilizzata negli inverter, arriveranno nel 2024 e saranno a marchio Land Rover.

Jaguar Land Rover e Wolfspeed stanno già collaborando in merito all’attività sportiva della Casa inglese, che con il Jaguar TCS Team partecipa al Campionato Mondiale di Formula E. Le monoposto Jaguar utilizzano proprio chip al carburo di silicio per poter ottimizzare le proprie prestazioni.

La piattaforma elettrica di Jaguar Land Rover

Thierry Bollore, ceo di JLR, ha detto: “Non siamo estranei ad aver collaborato insieme al team Jaguar TCS Racing nelle ultime cinque stagioni. Trasformandolo in una partnership strategica come parte della nostra strategia Reimagine, possiamo integrare l'avanzata tecnologia al carburo di silicio di Wolfspeed nei nostri veicoli elettrici di prossima generazione, offrendo ai nostri clienti un'autonomia estesa e capacità prestazionali.

Un sguardo al futuro elettrico

Nel profondo processo di riorganizzazione aziendale che Jaguar Land Rover ha messo in atto per affrontare la transizione e per arrivare a vendere solo auto elettriche già a partire dal 2025 (almeno riguardo al marchio Jaguar), quella con Wolfspeed è solo una delle tante collaborazioni in atto con aziende tecnologiche.

Il gruppo britannico, ad esempio, già da inizio anno lavora con Nvidia per lo sviluppo di sistemi all’avanguardia sulla guida autonoma.