Un nuovo studio di Recurrent, società di analisi di mercato statunitense, ha analizzato gli effetti del caldo su 7.500 batterie di veicoli elettrici e dimostrato che le temperature alte  possono avere effetti negativi sull'autonomia quasi quanto quelle basse. 

In certi casi, quando il termometro scende, le percorrenze possono ridursi anche del 31% rispetto ai valori omologati. Ma cosa causa questa perdita di prestazioni?

Sale la temperatura, scende l'autonomia

Principalmente è colpa del climatizzatore. Raffreddare un abitacolo quando fuori ci sono più di 30 gradi può richiedere molta energia, che naturalmente arriva dalla stessa batteria che alimenta i motori. Ci sono modi per attenuare l'inconveniente (come vedremo tra poco), ma non ci sono grandi speranze se si usa un'auto elettrica in estate, nelle ore più calde della giornata. 

Tesla Model 3 Performance 2024

Tesla Model 3 Performance 2024

Secondo i dati di Recurrent, con l'aumentare della temperatura aumenta la potenziale perdita di autonomia. Ecco cosa ci si può aspettare:

  • Temperatura esterna 24 gradi centigradi: 0% di perdita di autonomia
  • Temperatura esterna 27 gradi centigradi: 2,8% di perdita di autonomia
  • Temperatura esterna 29 gradi centigradi: 3,5% di perdita di autonomia
  • Temperatura esterna 32 gradi centigradi: 5% di perdita di autonomia
  • Temperatura esterna 35 gradi centigradi: 15% di perdita di autonomia
  • Temperatura esterna 38 gradi centigradi: 31% di perdita di autonomia

Accendere il climatizzatore mentre si ricarica

Come è facile immaginare, maggiore è la differenza tra la temperatura ambiente e la temperatura del climatizzatore, maggiore sarà l'energia utilizzata, con una conseguente perdita di autonomia superiore rispetto al valore indicato.

Se in inverno la soluzione migliore per evitare la perdita di autonomia è tenere l'auto collegata al caricabatterie di casa e scaldare preventivamente l'abitacolo prima di partire, allo stesso modo d'estate si può avviare il precondizionamento dell'abitacolo, abbassando la temperatura interna, sfruttando l'energia della rete elettrica.

Secondo Recurrent, il sistema di climatizzazione di un moderno veicolo elettrico può utilizzare da 3 a 5 kilowatt di potenza per il raffreddamento iniziale, per poi stabilizzarsi intorno a 1 kW per mantenere la temperatura impostata.

Chevrolet Bolt EV/Bolt EUV

Chevrolet Bolt EV/Bolt EUV

Un po' di esempi

Recurrent ha analizzato il comportamento di alcuni modelli specifici quando le temperature superano i 30 gradi. L'autonomia reale della Chevrolet Bolt EV, ormai fuori produzione, può diminuire dal 5% all'8%. Quella della Hyundai Kona Electric, invece, ha superato l'autonomia dichiarata in tutte le condizioni climatiche calde, offrendo addirittura tra il 122% e il 130% dei valori omologati. La Ford Mustang Mach-E, invece, ha avuto risultati altalenanti, superando il dichiarato con temperature al di sotto dei 30 gradi e perdendo fino al 7% all'aumentare del caldo.

Ricarica Tesla

Una Tesla Model S in carica da un caricatore domestico

Per quanto riguarda i veicoli Tesla, i dati mostrano valori abbastanza costanti e meno influenzabili dalla temperatura esterna. Però, secondo Recurrent, in condizioni reali offrono fino al 60% circa dell'autonomia pubblicizzata (e non è la prima volta che questo dato viene messo in discussione). Però le minime perdite di autonomia dovute al caldo sono dovute alla pompa di calore altamente efficiente che gestisce sia il raffreddamento che il riscaldamento dei nuovi modelli Tesla.