Come si fa a creare batterie sempre migliori? Lavorando su prestazioni, durata e sicurezza. E come si fa a implementare queste caratteristiche negli accumulatori per le auto elettriche? Con le ispezioni e le scansioni 3D, per esempio.
Almeno, questa è la strada seguita da LMI Technologies, una delle aziende con le tecnologie più avanzate in questo campo, e da altre realtà che si stanno facendo largo sul palcoscenico internazionale.
Con questi metodi, che adesso sono implementati anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, si riescono a individuare eventuali malfunzionamenti sul nascere. E, di conseguenza, di intervenire velocemente prima che l’intera batteria risulti compromessa.
L’analisi deve essere precoce
Andando nel dettaglio, i metodi di analisi dello stato di salute di una batteria sono di diverso tipo. Ci sono sensori laser, sensori di temperatura, sensori di movimento e di tensione che monitorano le singole celle e registrano in tempo reale il funzionamento della batteria durante i cicli di carica e scarica.
In questo modo si possono individuare surriscaldamenti, crepe, cali di tensione, deformazioni eccessive delle singole celle e si possono segnalare queste anomalie a una centralina che manda in protezione la batteria preservandola.
Vantaggi anche per la produzione
Torniamo alla LMI Technologies. L’azienda canadese ha appena presentato un innovativo software di analisi che sfruttando proprio tutti i sensori sopra indicati riesce a integrarsi perfettamente all’hardware per offrire una panoramica dello stato della batteria senza che si debba ricorrere a strumenti esterni. Una sorta di diagnostica “all-in-one” per trovare e prevenire ogni tipo di incongruenza.
Il bello è che questo sistema di analisi è flessibile. Si adatta cioè a qualsiasi tipo di batteria per auto elettrica, a prescindere dalle dimensioni, dalla forma delle celle e dalla chimica adottata.
Inoltre, può essere utilizzato già in fase di produzione delle batterie, così da valutarne la qualità complessiva prima che queste lascino le linee di assemblaggio per affacciarsi al mercato. Questo aspetto consentirà anche ai produttori di batterie di analizzare i processi produttivi e migliorare l’efficienza della loro Gigafactory, riducendo gli “scarti di produzione” o migliorando la catena di montaggio.