Quando il progetto Aptera è stato presentato, ha suscitato molto scalpore. Con il tempo, però, una parte dello slancio iniziale è andato perduto. Oltre all’idea (interessante) del triciclo elettrico a pannelli fotovoltaici, si è dovuto affrontare il discorso della messa a punto, della produzione e di altri mille dettagli sui quali spesso le startup si incagliano.
Aptera, con una serie di round di finanziamenti e tanta testardaggine, sembra però essere a un passo dalla produzione. In questo senso, come ha fatto sapere il ceo Steve Fambro, a Carlsbad, in California, dove la startup ha sede, è stato consegnato uno stock di tre scocche in carbonio che saranno presto utilizzate per dare vita a tre esemplari di produzione.
I soldi non bastano mai
Se Aptera non ha alzato bandiera bianca, il merito è anche di US Capital Global, gruppo finanziario che ha voluto sostenere finanziariamente il progetto e che sta guidando un round di investimenti da 60 milioni di dollari in obbligazioni convertibili di Aptera Motors Corporation, che consentirà all’azienda di andare avanti e raggiungere – si spera – l’avvio della produzione di serie.
La Aptera in versione Launch Edition: sarà la prima a essere prodotta in serie
Aptera, però, ha anche concluso tre campagne di crowdfunding che le hanno permesso di raccogliere circa 130 milioni di euro da oltre 17.000 investitori, molti dei quali sono interessati all’acquisto di un esemplare dell’ormai famoso triciclo a zero emissioni.
Fambro ha mostrato le foto delle scocche, provenienti dall’italiana C.P.C. con sede a Modena (specialista nella lavorazione di materiali compositi da oltre mezzo secolo) e ha detto che serviranno per creare tre veicoli “PI”, sigla che sta per Production Intent.
Produzione dal 2026
Insomma, anche se ha dovuto affrontare una serie di inevitabili difficoltà, Aptera Motors potrebbe rispettare i piani originari, secondo i quali la produzione di serie inizierà nel 2026.
Dal prossimo anno, infatti, si dovrebbe avviare le linee, con un ritmo ridotto e un output abbastanza limitato. Dal 2026, invece, si inizierebbe ad aumentare i volumi per arrivare, almeno queste sono le intenzioni, a 20.000 veicoli l’anno.
Riusciranno nell’intento? Ce lo auguriamo. Se sarà così, ricordiamoci che tutto è partito da queste tre scocche arrivate dalla Motor Valley.