L’avrete sicuramente vista girare nelle grandi città negli scorsi mesi, perché la XEV YoYo è già una delle baby elettriche più apprezzate dalle società di car sharing. Non solo, è anche un’alleata per tutti quei privati (anche per chi ha 16 anni) che ogni giorno hanno bisogno di muoversi con agilità nel traffico cittadino senza avere l’ansia del parcheggio e della ricarica.

L’abbiamo provata anche noi per capire cosa contraddistingue questa XEV in un settore – quello della micromobilità – in costante crescita. Ecco quindi tutto quello da sapere su di lei in questo #PerchéComprarlaElettrica.

 

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Esterni ed interni | Batteria, autonomia e ricarica | Guida | Prezzi

Verdetto

7.5 / 10

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+ Qualità delle finiture - Poca praticità dal bagagliaio e della cappelliera
+ Dotazione con clima e ABS di serie - Le bocchette del clima sono orientabili solo verso il parabrezza
+ Capacità del bagagliaio - I vani delle portiere non trattengono oggetti di piccole dimensioni
+ Battery Swap per ridurre le tempistiche di "rifornimento" - Comando del freno a mano lontano dal passeggero

Esterni ed interni

2,53 metri di lunghezza e 1,50 m di larghezza: la carta d’identità della XEV YoYo si avvicina a quella della primissima smart degli anni ’00, che conquistò tantissime città europee. Il look è davvero personale, coi fari LED che fungono da elementi di stile e che danno grande riconoscibilità al frontale. Ci sono poi le portiere in tinta (anche) a contrasto per distinguersi subito nel traffico e negli affollati parcheggi.

Xev YoYo model year 2023

XEV YoYo, gli esterni

La carrozzeria è composta in materiali plastici (e in futuro saranno stampati in 3D) e gli assemblaggi non sono impeccabili, ma bisogna sempre ricordare che non si tratta di un’auto vera e propria. E questo lo capisce anche salendo a bordo, dove c’è spazio per due persone e per un bagagliaio di 180 litri, una capacità sorprendente considerando le dimensioni della XEV.

Sia il guidatore che il passeggero entrano a bordo comodamente, con l’angolo delle portiere che facilita l’ingresso e le proporzioni dell’abitacolo che concedono spazio per gambe e testa.

Xev YoYo model year 2023

L'abitacolo della XEV YoYo

Al di là dei sedili in tessuto, la plancia e i pannelli delle portiere sono in plastica dura e laccata, ma gli assemblaggi sono di buona fattura. A proposito di vani portaoggetti, le portiere e il bracciolo centrale nascondono degli spazi relativamente capienti, ma manca un vero e proprio cassettino.

Al centro, c’è un display da 7” a cui si può collegare via Bluetooth il proprio smartphone. Il software è semplice e immediato, ma alcune funzioni non sono gestibili tramite touch. In più – al momento – manca un’app per la gestione il controllo della vettura, che sarà introdotta nel corso del 2023. Ma ci sono il climatizzatore e il tetto panoramico che completano la dotazione.

Batteria, autonomia e ricarica

La YoYo è costruita su un telaio in acciaio rinforzato, col pacco batteria al litio-ferro-fosfato da 10,3 kWh sistemato nella zona posteriore. Le batterie sono divise in tre moduli estraibili e sostituibili grazie alla tecnologia del “Battery Swap”.

In pratica, recandosi in una delle stazioni Eni aderenti al servizio in Italia, in pochi minuti si può sostituire l’intero pacco con uno nuovo e carico per evitare di perdere tempo con la ricarica.

Il battery swap su XEV Yoyo nelle stazioni Eni

Il battery swap su XEV Yoyo nelle stazioni Eni

La potenza dichiarata è di 7,5 kW, ma si raggiungono gli 11 kW se si sceglie la modalità Sport, mentre l’autonomia massima dichiarata è di 150 km. Visti i numeri e le dimensioni (e la velocità massima di 90 km/h), l’ambiente ideale della XEV è la città.

Nelle nostre prove effettuate con una temperatura media tra 2 e 10°C, la YoYo ha percorso in ambiente urbano i 7,5 kWh/100 km, mentre in tangenziale e autostrada si è saliti a 8,2 kWh/100 kWh, con un’autonomia reale di circa 130 km.

Il bocchettone della ricarica si trova davanti e si apre tramite una leva (un po’ nascosta) dall’abitacolo. Si può utilizzare solo il connettore Mennekes, col caricatore di bordo che arriva massimo a 2,3 kW in corrente alternata. In sostanza, si caricano 29 km circa ogni ora.  

Guida

Sin dai primi chilometri si apprezzano la sensazione di sicurezza e la guida estremamente intuitiva. La posizione di guida e le ampie vetrature consentono di avere una visuale senza ingombri su ciò che accade intorno all’auto, mentre l’erogazione della potenza è diretta, senza mai essere eccessivamente aggressiva, per quanto più immediata in modalità Sport.

Ai 50 km/h – la velocità di “crociera” per un veicolo del genere – ci si arriva in 8 secondi, col pedale dell’acceleratore che ha una taratura equilibrata e una corsa abbastanza lunga. Il feeling del freno è altrettanto positivo, dato che il pedale non risulta mai duro o spugnoso. In più, i freni sono a disco e c’è l’ABS, due lussi per un veicolo di questo tipo.

Xev YoYo model year 2023

XEV YoYo, ABS e freni a disco sono di serie

Meno convincente il volante, che ha una zona morta abbastanza accentuata, nonostante lo sterzo sia diretto e il raggio di sterzata sia di appena 4 metri. Le sospensioni hanno una taratura morbida, con la vettura che si dimostra confortevole anche sul pavé e sui sampietrini. L’anteriore tende a dimostrarsi più reattivo, mentre il posteriore tende a “seguire” la traiettoria in caso di situazioni d’emergenza come scarti improvvisi.

Il freno a mano è a pedale e la sua particolare posizione non lo rende attivabile dal passeggero in caso di necessità.

Prezzi

La XEV ha un prezzo base di 15.900 euro in cui non sono comprese le spese di immatricolazione. Si può acquistare anche con finanziamento FCA Bank che prevede un anticipo di 6.450 euro e 24 rate da 36 euro l’una più una maxi-rata finale di 6.450 euro.

L’unico optional è la verniciatura, per la quale si può arrivare a spendere fino a 900 euro in più rispetto al prezzo base.

Fotogallery: XEV Yoyo