Si riduce la platea delle auto che possono accedere all'ecobonus. La commissione Trasporti della Camera ha approvato infatti un emendamento al Milleproroghe del Movimento 5 Stelle che abbassa da 70 a 60 grammi di CO2 la soglia massima delle emissioni dei veicoli incentivabili.
Ma vediamo più in dettaglio cosa succederà a valle di questo intervento.
I contributi non cambiano
Al di là del taglio della soglia di accesso, il meccanismo rimane sostanzialmente inalterato, con il valore dell’incentivo che in caso di rottamazione è pari a 6.000 euro per le auto con emissioni di CO2 inferiori a 20 g/km e a 2.500 euro per quelle che (a valle della modifica) emettono tra 21 e 60 g/km di CO2. Senza rottamazione l’agevolazione si attesta rispettivamente a 4.000 e 1.500 euro. Le somme, lo ricordiamo, possono essere integrate a loro volta con gli incentivi previsti in alcune Regioni.
“Intervenendo sulle soglie per accedere ai bonus orientiamo il mercato, quindi sia i produttori che i consumatori, verso l'acquisto di autovetture con impatto minore sull'ambiente”, spiegano i deputati M5S.
Le altre novità
L’abbassamento del limite non è però l’unica novità apportata dall’emendamento, a prima firma Giuseppe Chiazzese. La modifica, fanno sapere i pentastellati, prevede anche che le risorse destinate agli incentivi non spese nell’anno corrente siano assicurate per quello successivo. Inoltre, tutte le somme recuperate dall’ecotassa sulle auto più inquinanti saranno riversate nel calderone del bonus, in modo da essere impiegate “solo al fine di incentivare investimenti ecosostenibili”.