Il rapporto tra Tesla e Panasonic viaggia tra alti e bassi: un tira e molla che in passato ha già disorientato gli analisti. Il tutto mentre a Palo Alto stringono accordi sempre più importanti sulle batterie con Mr CATL e si preparano a un Battery Day con grandi sorprese, e mentre Toyota vuole stravolgere il settore con le sue nuove batterie allo stato solido.
Adesso, però, Panasonic ha deciso di fornire a Tesla delle batterie agli ioni di litio con densità maggiore del 20%. Sono quelle del tipo "2170", con forma cilindrica, che nei prossimi 5 anni saranno sottoposte a continue migliorie che ne eleveranno progressivamente le prestazioni.
Le più "dense"
In base alle indiscrezioni raccolte dalla Reuters non è stato specificato se quel 20% in più sarà dato da una maggiore densità gravimetrica (che deriva dal rapporto tra la quantità di energia e il peso) o volumetrica (che deriva dal rapporto tra la quantità di energia e il volume). È probabile che sia una conseguenza di modifiche ad entrambe.
Le batterie "2170" sono prodotte da Panasonic dal 2017 e provengono dalla Gigafactory Tesla del Nevada. Hanno una composizione di nichel-cobalto-alluminio (NCA) e sono considerate attualmente le batterie Tesla con la maggiore densità energetica sia a livello di singola cella sia a livello di pacco batteria.
Da settembre in produzione
Le suddette batterie arriveranno ad un +20% della densità in 5 anni, significa che compiranno piccoli step da qui al 2025. Si pensa, ad esempio, che già in autunno ne potrebbe essere prodotta una nuova versione in grado di guadagnare il 5% della densità.
La tecnologia per raggiungere questo obiettivo è già in possesso di Panasonic, che a settembre (tra poco più di un mese) apporterà le modifiche necessarie alle linee produttive.
Aspettando l'addio al cobalto
In questo piano di evoluzione delle batterie Panasonic ha posto l'accento anche sugli sforzi compiuti nel migliorare proprio le "2170", che al momento alimentano la Model S e la Model X e che saranno utilizzate in futuro anche dal Cybertruck e dal camion Semi.
Le batterie in questione hanno progressivamente ridotto la percentuale di cobalto presente e attualmente sono scese al di sotto del 5%. In un paio d'anni, tre al massimo, i vertici dell'azienda nipponica hanno promesso di riuscire ad abbandonare il cobalto, con evidenti vantaggi in termini di costi.
Al momento, le uniche batterie senza cobalto utilizzate da Tesla sono quelle destinate alla Model 3 realizzata in Cina.
Un nuovo ruolo tra i fornitori
Resta da capire, però, se le batterie senza cobalto a cui si riferisce Panasonic siano una versione ulteriormente evoluta delle "2170" o se invece sia un prodotto nuovo, progettato da zero.
L'azienda ha già batterie che non usano cobalto (le LFP) che però tra i maggiori difetti hanno quello di avere una densità energetica di gran lunga minore rispetto alle NCA.
Con questo accordo, però, Panasonic compie un'importante mossa commerciale: in un epoca in cui Tesla si rivolge continuamente a nuovi fornitori di batterie, l'azienda nipponica è riuscita ad occupare un ruolo preciso dal quale sarà difficile scalzarla.
Fonte: Reuters