Della visita di Elon Musk in Germania abbiamo dato notizia pochi giorni fa. Il numero uno di Tesla è venuto in Europa sia per seguire i lavori della Gigafactory Berlino sia per proseguire nel lavoro di ricerca di un vaccino per il Covid-19 insieme a CureVac.

Ora si sa che ieri, mercoledì 2 settembre, Musk ha incontrato tre ministri tedeschi e altri politici di spicco. Nello specifico, ha avuto colloqui con il ministro dell’Economia e dell'Energia Peter Altmaier, il ministro della Salute, Jens Spahn, e il ministro della Ricerca, Anja Karliczek. Insomma, un'accoglienza ai massimi livelli. E chissà che non si sia accennato anche all'imminente Battery Day vista l'attenzione tedesca al settore...

La Gigafactory procede spedita

Riguardo alla costruzione della nuova fabbrica, Elon Musk ha voluto solamente sincerarsi dello stato dei lavori e, per questo motivo, ha incontrato anche Dietmar Woidke, il premier dello stato di Brandeburgo, dove il sito produttivo sta nascendo.

Tesla: ecco la Gigafactory Berlino

Il confronto è stato da entrambi definito proficuo: l’impianto è in costruzione secondo la tabella di marcia stabilita e le frizioni iniziali con autorità e associazioni locali sono ormai alle spalle. Sembra quindi che, come da programma, da luglio 2021 siano avviate le linee per la produzione della Model Y destinata all’Europa.

Vaccino entro l’anno?

Meno definita, ma solo per il grado di complessità del tema trattato, la questione del vaccino. Musk, proprio grazie a un team di esperti di Tesla, sta lavorando alla costruzione di una “microstampante di molecole” che può creare filamenti di RNA in grado di bloccare l’ingresso del coronavirus all’interno delle cellule umane.

Tesla sta lavorando al progetto insieme all’azienda tedesca CureVac ma una volta stabilita una procedura sicura si è detta pronta a fornire le speciali stampanti 3D anche ad altre aziende. Da più parti si afferma che un vaccino contro il Covid-19 sarà pronto entro l’anno e la speranza è che queste aspettative possano essere confermate.

Non si sa però se sarà un vaccino realizzato con questa tecnica o se, viceversa, sfrutterà il tradizionale metodo degli agenti infettivi attenuati (come per morbillo, varicella e altre malattie).