La Commissione europea lo ha detto a più riprese: tra i primi traguardi per centrare gli obiettivi del Green Deal c’è l’indipendenza nella produzione delle batterie.
Alle parole sono seguiti i fatti: la creazione della Battery Alliance Ue, che è stata poi realizzata anche a livello italiano, e con essa l'arrivo di cospicui investimenti. A fare il punto su tutto questo davanti all'Europarlamento è stato nei giorni scorsi il commissario europeo Maros Sefcovic, primo promotore dell'alleanza.
La Cina nel mirino
“Allo stato attuale, in Europa sono oltre 500 i soggetti che operano nell’universo delle batterie – ha spiegato Sefcovic - con oltre 100 miliardi di euro di investimenti generati dal comparto. Di questi, 60 sono arrivati nel 2019 e altri 25 nel 2020". Somme che, come evidenziato dal commissario, contribuiranno alla creazione in Europa di circa 15 Gigafactory entro il 2025.

In Cina nel 2019 non si è andati oltre i 20 miliardi di euro di investimenti in questo settore e nel 2020 ci si è fermati a meno di 15. Così facendo l’Europa ha iniziato ad accorciare la distanza con l’attuale leader di settore e ad imporsi come secondo player nello scacchiere mondiale delle celle agli ioni di litio, davanti agli Stati Uniti. E in fondo anche i dati di vendita confermano il ruolo centrale del Vecchio Continente, che sta crescendo nella eMobility più in fretta di chiunque altro.
Cosa aspettarsi per il futuro
Sefcovic ha poi continuato affermando che “ora la questione andrà avanti con una nuova strategia europea sulle batterie che sarà presentata a novembre". Attualmente in fase di preparazione, la proposta punterà a regolamentare tutto il ciclo di vita delle batterie e si concentrerà essenzialmente su tre aspetti:
- La realizzazione di batterie ad alte prestazioni, sicure e sostenibili
- La promozione di un concetto di sostenibilità competitiva
- La regolamentazione del mercato per permettere di competere ad armi pari
Obiettivo 2022
L'auspicio è che una volta depositata la proposta di aggiornamento dell'attuale direttiva sulle batterie questa possa essere approvata e diventare esecutiva entro il 2022, in modo da entrare in vigore nel 2023.

Un modo c’è, ha detto Sefcovic: “Per raggiungere questo obiettivo tutti gli organismi coinvolti devono lavorare insieme e andare nella stessa direzione: il Parlamento europeo, il Consiglio Europeo e gli Amici delle Batterie (un gruppo trasversale nell'Europarlamento, ndr)”.
Senza dimenticare ovviamente la Battery Alliance, che può giocare un ruolo fondamentale per rafforzare la posizione dell’Europa così come i nuovi piani comunitari per la gestione delle materie prime fondamentali per lo sviluppo del settore (con un occhio rivolto naturalmente a riciclo e circolarità).