Buone notizie per gli automobilisti elettrici di Palermo. A stretto giro dall’apertura della stazione di ricarica Ionity più a sud d’Europa, infatti, il capoluogo siciliano ha finalmente deciso di muoversi per accompagnare la transizione della mobilità, lanciando un bando per realizzare sul territorio un totale di 430 punti di ricarica pubblici.
Una decisione certamente positiva, che lascia però spazio a qualche perplessità sfogliando con attenzione il disciplinare di gara. Ma andiamo con ordine.
Si premia chi è più green
Prima di tutto, il bando dice che la concessione agli operatori avrà una durata di 5 anni decorrente dalla stipula della stessa e potrà essere rinnovabile. Nel formulare le graduatorie, si legge, il Comune darà maggior peso agli operatori che rispetteranno una serie di requisiti.
- Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili
- Installazione di elementi di verde per l’arredo urbano
- Possibilità di ricarica non solo alle auto ma anche a monopattini, biciclette e altri mezzi di micro mobilità.
Stalli “vincolati”
Una volta ricevuta la concessone, l’operatore potrà procedere all’installazione della colonnina e iniziare a gestirla. Il bando individua anche con precisione i luoghi dove dovranno sorgere gli stalli. O meglio, ne vincola ben 223 su 430, dando priorità ad alcuni parcheggi dislocati per il capoluogo siciliano.
- 2 impianti (4 stalli) per complessivi 52 stalli in ciascuno dei parcheggi di seguito elencati: 1. Via Nina Siciliana 2. Viale Francia 3. Via Belgio 4. Via De Gasperi-Stadio 5. Via Paulsen 6. P.le Ungheria 7. P.zza Unità d’Italia 8. Viale Galatea 9. Parcheggio pubblico Forum 10. Parcheggio pubblico Conca d’Oro 11. Parcheggio Pubblico La Torre 12. Parcheggio fermata passante ferroviario Sferracavallo 13. Parcheggio fermata passante ferroviario Tommaso Natale.
- 3 impianti (6 stalli) per complessivi 12 stalli in ciascuno dei parcheggi di seguito elencati: 1. Via E. Basile (Università) 2. Piazzale Giotto.
- 1 impianto (2 stalli) per complessivi 22 stalli in ciascuno dei parcheggi di seguito elencati: 1. Via Serradifalco 2. Via Zisa 3. Via Saline (Mondello) 4. Via Fattori 5. Via Schillaci (Sferracavallo) 6. P.zza Spinuzza 7. Via Rutelli Pag. 3/13 8. Via Generale Di Maria 9. Via Mongibello 10. fermata passante ferroviario Ente Minerario Siciliano 11. fermata passante ferroviario via Germanese
- 5 impianti (10 stalli) per ogni zona blu di sosta a tariffa (AMAT e APCOA) per complessivi 200 stalli.
- 8 impianti (16 stalli) per ognuna delle 8 circoscrizioni in aree diverse dalle zone blu a tariffa per complessivi 128 stalli.
- 1 impianto (2 stalli) in prossimità di ciascuno dei porti ed approdi minori per complessivi 16 stalli 1. Sferracavallo 2. Mondello 3. Addaura Roosvelt 4. Vergine Maria 5. Arenella 6. Acquasanta 7. Sant’Erasmo 8. Bandita.
Il nodo pagamento
Tra le specifiche del bando, si nota che le colonnine dovranno avere una potenza di almeno 20 kW ma che i soggetti che proporranno l’installazione di punti di ricarica oltre i 40 kW saranno premiati con un punteggio extra. Tuttavia, si legge anche che le colonnine non dovranno essere predisposte per pagamenti in abbonamento ma con carta di credito o bancomat. E questo è un problema di difficile soluzione.
La "somministrazione" di energia, infatti, è considerata un servizio e per questo deve sottostare a regole diverse da quelle che normano, ad esempio, i distributori di benzina. Proprio questi ostacoli burocratici hanno contribuito a frenare lo sviluppo di pagamenti elettronici "diretti".
Polemiche siciliane
Al di là del nodo pagamenti, di cui si tornerà sicuramente a parlare, l'approccio palermitano alle colonnine era stato già avvolto dalle polemiche.
Nelle scorse settimane, infatti, il deputato M5S Giuseppe Chiazzese - colui che ha proposto lo stop alla vendita di auto termiche in Italia dal 2035 e che per questo ha ricevuto addirittura delle minacce di morte - aveva già acceso un faro sulla situazione. Come? Ricordando su FB che nel 2018 l'amministrazione palermitana rifiutò l’offerta di un noto operatore dell’energia per l’installazione gratuita di 96 colonnine. Vedremo come andrà a finire.