Sono tanti i mercati in cui si sta valutando di fermare nei prossimi anni la vendita di auto con motore termico. Anche in Italia si è iniziato a discutere della questione in Parlamento - con tanto di esecrabili minacce di morte al primo firmatario della proposta - ponendo il 2035 come ipotetica data limite. Ma se a decidere di proibire la vendita di auto tradizionali è la Cina, la questione assume un’altra portata. Perché quello all’ombra della Muraglia Cinese è il più grande mercato del mondo.

Le autorità del Dragone sanno bene che una decisione di questo tipo porterebbe grande scompiglio a livello globale, e forse per questo stanno valutando una complessa soluzione intermedia.

Ibride ancora "legali"

A quanto pare, infatti, in Cina è allo studio una norma che imponga che nel 2035 la metà delle auto vendute sia composta da veicoli ad alimentazione alternativa. Ma cosa significa?

Produzione Polestar 2 a Luqiao, Cina

L'idea di Pechino è di "orientare il mercato" in modo tale che tra 15 anni la metà delle auto vendute sia elettrica, plug-in hybrid o fuel cell, mentre l’altra metà possa avere ancora un’ibridazione più leggera, non "alla spina".

Crescita vigorosa

A ben vedere, quindi, quella in via di discussione è una norma meno stringente di quanto al vaglio in altri Paesi, seppure sia "più pesante" per via della straordinaria mole del mercato coinvolto. Ma c’è anche da considerare un fatto. Le elettriche e le ibride plug-in vendute in Cina nel 2019 hanno rappresentato una percentuale pari al 5% del totale. Questa deve arrivare al 50% entro il 2035.

  2019 2035
Percentuale di BEV e PHEV vendute in Cina 5% 50%

Allo stesso tempo, le auto ad alimentazione tradizionale rappresentano oggi il 50% del mercato. Le autorità locali hanno stabilito che entro il 2030 il 75% delle auto a benzina dovrà essere ibrido e che, entro il 2035, questa percentuale dovrà salire al 100%.

  2019 2030 2035
Percentuale di auto a benzina vendute in Cina 50% 25% 0%