Per anni parlando della mobilità elettrica si è usato il paradosso dell’uovo e della gallina: servono prima le auto o le colonnine? Adesso stanno arrivando moltissimi nuovi modelli e grazie agli incentivi stanno cominciando a diventare attraenti per sempre più automobilisti.
E la rete di ricarica? Sta crescendo, e pure a ritmi piuttosto sostenuti, ma è evidente che per rassicurare le vittime della range anxiety occorra fare molto di più, specialmente a livello politico.
Parola agli esperti
Su Motor1.com il collega Francesco Meneghini ha dimostrato cosa vuol dire oggi viaggiare nel Sud Italia con un’auto elettrica. Le parole chiave sono due: capacità di adattamento e pianificazione, ma per vedere com'è andata vi conviene guardare direttamente il suo reportage.

Ma a che punto è davvero l’infrastruttura di ricarica in Italia? E quali sono le difficoltà e le prospettive? Ne abbiamo parlato in questo approfondimento video con i massimi esperti della questione: il segretario generale di Motus-E, Dino Marcozzi, e il responsabile del tavolo infrastrutture dell’associazione, nonché Head of Business Development di Be Charge, Roberto Colicchio.
Le prospettive
I dati snocciolati nel video rappresentano lo stato dell’arte e le prospettive di breve e medio termine tanto per l’infrastruttura che per il parco circolante a batteria.
Non solo però, perché si sono messe in luce anche alcune delle principali criticità che non stanno permettendo ancora alle colonnine di spiccare il volo, in autostrada e in città.
Le colonnine in Italia
Colonnine in Italia | 4.467 |
Punti di ricarica in Italia | 16.659 |
≤4,7 kW | 7,4-21 kW | 22-43 kW | 44-100 kW | >100 kW | |
Percentuale | 22,4% | 1,1% | 73,0% | 3,1% | 0,4% |
Nord | Centro | Sud e Isole | |
Percentuale | 56% | 23% | 21% |