Frasi di circostanza a parte, in occasione della presentazione della Fiat 500 elettrica alle massime cariche dello Stato, il presidente Sergio Mattarella si mostrò molto colpito dal debutto elettrico del Lingotto. Nell’occasione non esitò a esaltare anche il messaggio che avrebbe mandato all'estero questo modello, per eleganza, tecnologia e più in generale per il suo "significato".
L’auto effettivamente è stata poi accolta con giudizi positivi anche dalla stampa straniera, che ha apprezzato gli sforzi compiuti da Fiat per entrare nel mondo delle zero emissioni con un'auto che, per storia e stile, è sicuramente tra le più famose e riconoscibili. Ma la 500 elettrica può davvero essere successo anche fuori dai confini italiani? Guarda qui la nostra prova completa della Fiat 500 elettrica.
Oggetto del desiderio?
In attesa del verdetto del mercato, abbiamo provato a guardare come ha reagito la stampa straniera sia di fronte al primo contatto e dopo i primi test. Il giudizio è stato generalmente positivo. Partiamo dagli Stati Uniti, dove fu già venduto in passato un riadattamento elettrico dell'attuale Fiat 500 termica (solo in California a dire il vero), senza però ottenere un particolare successo.
“Ecco una buona notizia: Fiat ha appena presentato la nuova 500 elettrica e per quanto sia al momento in vendita solo in Europa, noi manteniamo le speranze” - Car and Driver
La loro speranza quindi è proprio che il modello possa tornare in questa sua nuova versione negli States. Non per niente, nello stesso articolo si legge che “il design ancor più retrò la rende attraente e sarebbe triste non poterla vedere anche anche da noi”. E non sono gli unici ad averlo pensato:
"Non abbiamo pianto molto la dipartita della 500 dal mercato statunitense ma vedere la nuova 500 elettrica è come mettere sale sulle ferite. Beati i nostri amici europei, che possono godersi quella che sembra essere un’affascinante citycar che va ad affiancare l’attuale 500" - Motor Trend
In UK è da 4,5 stelle su 5
La rivista britannica Auto Express ha provato la Fiat 500 elettrica e le ha dato un lusinghiero 4,5 stelle su 5.
"Siamo abbastanza colpiti dalle prime impressioni alla guida della nuova 500 elettrica: è divertente e facile da guidare proprio come ti aspetteresti da una citycar elettrica, ha tanta tecnologia, ricarica rapida e un design che davvero supera se stesso" - Auto Express
Ma ancor più del parere dei giornalisti, conta quello dei lettori. Allora, restando in Inghilterra, soffermandoci sui commenti in calce all’articolo sulla 500 elettrica pubblicato da Car Magazine, si legge ad esempio che “non ci sono stati molti motivi per lodare Fiat negli ultimi anni, ma questa è l’auto giusta al momento giusto, con più autonomia di certe rivali e ottime doti di accelerazione”.
O ancora, qualcuno ha scritto che “Fiat ha fatto un ottimo lavoro, sia dal punto di vista del design sia del powertrain”. Certo, qualche critica non manca, ma anche tra gli scettici nessuno ci è andato giù pesante.
Fotogallery: Fiat 500 Elettrica 3+1
Anche i tedeschi apprezzano
Dalla Germania arrivano altri complimenti: “La 500 elettrica rappresenta un enorme passo avanti rispetto alla 500 normale – dicono ad Autogefuel, canale YouTube che l’ha provata – è più curata, più moderna, più tecnologica. E con il motore elettrico ha buone prestazioni e buona autonomia: è davvero una concorrente agguerrita nel mondo delle piccole a zero emissioni”.
Auto Bild è dello stesso parere: migliorati gli interni, migliorato il design, infotainment moderno e buona dotazione. Non si sbilanciano sul successo commerciale che potrà riscuotere limitandosi ad una fredda analisi delle caratteristiche, dalla quale però escono giudizi positivi sia per le prestazioni sia per la dotazione. Ci si lamenta di una certa rumorosità di telaio sui sampietrini, ma come diceva Karl Kraus: le manca solo un difetto per essere perfetta.
Battute a parte, Fiat ha puntato molto su questa Fiat 500, che a ben vedere - dopo gli esperimenti del passato - è la prima elettrica moderna italiana della storia. Ci ha messo un po' ad arrivare, questo è vero, ma ha tutte le carte in regola per recuperare il terreno perduto e, a quanto pare, per rappresentare con orgoglio l’Italia all'estero nel quadro della transizione energetica.