Eccola, la Kia EV6, auto elettrica della Casa coreana che si propone come modello di rottura. O, se preferite, come modello di congiunzione tra il passato e il futuro del brand. Questo per tanti motivi. Prima di tutto perché siamo difronte alla prima vettura Kia realizzata sulla piattaforma E-GMP e poi anche per l’aspetto, visto che proprio con la EV6 si inaugura un nuovo corso stilistico.
L’auto non è ancora stata svelata in ogni dettaglio. Per le informazioni tecniche precise e le versioni con cui arriverà sul mercato si deve attendere la presentazione vera e propria, che comunque si terrà entro la fine di marzo. Si mostra però nel suo aspetto definito e lo fa per un motivo preciso: permettere al pubblico di concentrarsi sul design.
Nuove proporzioni
La Kia EV6 si mostra con forme da crossover. La prima cosa che salta all’occhio, pensando proprio che siamo di fronte ad una Kia, è l’assenza sul frontale della mascherina “Tiger Nose” che ha distinto l’intera produzione della Casa (elettriche incluse, come ad esempio la Niro) dal 2007 ad oggi. Il nuovo corso stilistico, che è stato nominato “Opposite United” si basa su concetti chiave come la forza della natura, il progresso, la tecnologia, ma anche la razionalità e la ricerca di uno stato di serenità e benessere.
L’adozione della nuova piattaforma, la stessa su cui la Hyundai ha realizzato la Ioniq 5, ha permesso inoltre di adottare un passo generoso e sbalzi alquanto ridotti. Il cofano anteriore è abbastanza corto e con un profilo ad arco, mentre l’abitacolo si allunga fino al lunotto e termina in una coda dalla fanaleria molto caratteristica che si estende per tutta la larghezza del posteriore e presenta una sporgenza che accenna ad uno spoiler.
La Kia EV6 presenta un abitacolo molto spazioso in cui risalta la presenza dell’ormai immancabile doppio monitor anteriore raccolto all’interno di un’unica cornice: una soluzione adottata da molti costruttori negli ultimi 2 anni. Interessante anche l’adozione di un volante a due razze: una sorta di ritorno al passato che torna in voga a distanza di qualche decennio.
500 km di autonomia
Venendo alle caratteristiche tecniche, in attesa che siano svelate nel dettaglio, sappiamo che l’auto, proprio grazie alla piattaforma E-GMP, potrà avere due tagli di batteria, da 58 o da 72,6 kWh e che queste, grazie ad un’architettura a 800 Volt, potranno essere ricaricate fino a 350 kW di potenza.
Disponibile con versioni a due o quattro ruote motrici, raggiungerà un’autonomia di 500 km circa pur vantando, nelle versioni più potenti almeno, prestazioni di tutto livello, con la capacità di scattare da 0 a 100 in meno di 3 secondi.