Mercedes AMG e l’elettrificazione: una relazione annunciata con la creazione del reparto specifico E Performance. Ma come si traduce, nei fatti, la scossa verso il futuro della divisione sportiva del gruppo Mercedes? Semplice, in modelli ibridi ed elettrici che promettono altissime prestazioni.
La prima auto sotto le nuove insegne è la AMG Project One, un mostro che adotta il powertrain delle vetture da Formula 1, appena ritoccato per renderlo compatibile con le normali benzine e per durare più a lungo di quello che spinge le monoposto di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.
Tra elettriche pure e ibride
Ma oltre alla hypercar in serie limitata (già andata tutta esaurita), il reparto E Performance metterà le mani anche sulle “normali” auto di produzione della Casa della Stella. Sia su quelle a zero emissioni, realizzate sulla base della piattaforma EVA, che su quelle ibride.
Se per quanto riguarda le prime la Casa non ha ancora diramato informazioni precise, limitandosi a dire che avranno prestazioni e un feeling di guida in linea con i valori delle tre letterine magiche che fregiano i modelli più cattivi della Stella, per le seconde i tecnici sono scesi nel dettaglio per spiegare come funzioneranno i powertrain ibridi delle AMG del prossimo futuro.
A 4 o 8 cilindri
Lo schema ibrido sfrutta come base di partenza un motore termico a 4 o a 8 cilindri. Il primo sarà utilizzato sui modelli compatti con propulsore trasversale (Classe A e derivati, insomma), il secondo sulle auto con schema longitudinale. Quale che sia il motore, a esso il powertrain ibrido abbina un'unità elettrica sincrona ad eccitazione permanente e una batteria High Performance sviluppata direttamente ad Affalterbach, dove ha sede AMG. Tutte le Mercedes marchiate E Performance hanno anche trazione integrale 4Matic+ con taratura specifica.
Il motore elettrico, posizionato al retrotreno come la batteria, è integrato a un cambio a due rapporti a innesto elettrico che inserisce la seconda marcia a velocità superiori ai 140 km/h e a un differenziale autobloccante a gestione elettronica. Nelle versioni più potenti arriva ad erogare la bellezza di 204 CV e 320 Nm alle ruote posteriori ma, in caso di eccessivo slittamento del retrotreno può trasferire parte della motricità anche davanti. Questa configurazione, che i tecnici hanno denominato P3, offre una serie di vantaggi.
- Il motore elettrico agisce direttamente sulle ruote senza passare per il cambio abbinato all’unità endotermica evitando ritardi di erogazione;
- L’integrazione con il differenziale permette una migliore accelerazione in uscita di curva
- Il posizionamento degli organi migliora il bilanciamento del peso;
- Si riducono al minimo le perdite meccaniche e idrauliche incrementando il recupero dell’energia.
Una batteria da corsa
Ad Affalterbach è stata sviluppata anche la batteria dei sistemi ibridi utilizzati sulle vetture E Performance: ha 70 kW di potenza continuativa, 150 kW di potenza di picco e pesa 89 kg. È dotata di un sistema che per la prima volta raffredda le 560 celle singolarmente. Per ottenere questa diversa gestione del calore gli ingegneri AMG hanno dovuto riprogettare i moduli di raffreddamento, riducendo lo spessore degli stessi a pochi millimetri.
Nuova è anche la pompa elettrica ad alte prestazioni che fa circolare i 14 litri del liquido di raffreddamento dall’alto verso il basso in tutta la batteria, passando a fianco di ogni cella e attraversando anche uno scambiatore di calore applicato direttamente all'accumulatore che permette di mantenere una temperatura costante di 435 gradi: valore ottimale d’esercizio.
Sei programmi di guida
Sulle Mercedes AMG ibride saranno disponibili ben sei programmi di guida. Si parte da quello Comfort e si arriva a Race passando per Electric, Sport, Sport+ e Individual. Per ognuno, come è intuibile, cambiano la taratura dello sterzo, la risposta dell’acceleratore, le soglie di intervento dell’Esp, il funzionamento del cambio, il sistema di scarico e la durezza delle sospensioni pneumatiche.
Sulle AMG ibride si potrà scegliere anche tra 4 livelli per il recupero dell’energia. Si parte dal Livello 0, che fa comportare il veicolo come se fosse dotato di un normale powertrain termico, e si arriva al Livello 3, che è quello con la frenata rigenerativa più intensa anche nelle fasi di rilascio e consente la guida "one pedal".
Si parla di più di 800 CV
Con l’arrivo dell’ibrido, AMG potrà raggiungere nuovi record di potenza e coppia erogate. La Casa dichiara che sulle versioni più potenti si parlerà di cifre di più di 820 CV e più di 1.000 Nm di coppia. Il che si tradurrà in accelerazioni 0-100 in meno di 3”. Questo, almeno, per quanto riguarda le vetture spinte da propulsori a 8 cilindri.
Ma anche sulle unità più piccole, come quella da 2 litri e 4 cilindri, le prestazioni saranno a dir poco brillanti. Merito, in questo caso, dell’arrivo del turbocompressore a gas di scarico elettrico. Si tratta di una novità assoluta su un veicolo di serie che deriva direttamente dall’esperienza in Formula 1 della Casa, che adotta la stessa tecnologia sulla hypercar Project One.
L'esordio del turbo elettrico
Di fatto, integra un piccolo motore elettrico (è spesso 4 centimetri) tra la girante della turbina sul lato di scarico e la girante del compressore sul lato di aspirazione. Il motore è azionato elettronicamente e aziona direttamente l’albero del turbo accelerando la girante del compressore stesso prima che questa sia messa in moto dai gas di scarico accelerando i tempi di risposta e garantendo maggior reattività anche a bassi regimi.
In questo modo, si può ottenere un motore termico in grado di erogare più di 450 CV e abbinarlo a un motore elettrico da 204 CV. Significa arrivare a livelli di potenza maggiori di quanto raggiunto dai normali veicoli AMG V8 non ibridi.