Quando si parla di auto elettriche si sente spesso dire che sono delle batterie su quattro ruote, il cui ruolo andrà in prospettiva ben oltre quello che oggi molti immaginano.
Il perché è presto detto: l’aumento delle BEV da un lato, e quello delle fonti rinnovabili dall’altro, richiedono un sostanziale ripensamento del sistema elettrico per come lo conosciamo oggi. Di fronte a una rivoluzione di questa portata occorre giocare d’anticipo, ed è quello che vuole fare l’Autorità per l’Energia, come ci spiega in questa intervista Emanuele Regalini, officer electricity infrastructures unit della stessa Autorità.
Le regole del gioco
L’Autorità per l'Energia, o Arera, è l’organismo che si occupa in Italia della regolazione dei mercati energetici, a cui - tra le altre cose - spetta il delicato compito di accordare il boom della eMobility con la tutela dei consumatori e lo sviluppo delle reti e del mercato elettrico.

Se quindi la diffusione delle colonnine è un’attività in capo ai privati, è l’Arera il soggetto che lavora dietro le quinte sulle tariffe e sulle “regole del gioco”. Di recente abbiamo visto ad esempio la sperimentazione per l’aumento gratuito della potenza al contatore per la ricarica domestica (qui la guida partecipare), ma anche il primo screening nazionale sulle infrastrutture pubbliche e private. Attività, spiega Regalini nel video, che rientrano tutte in un processo che deve puntare dritto al concetto di smart charging.
Tariffe e contatori
La ricarica intelligente è infatti l’obiettivo a cui il mondo della mobilità elettrica deve necessariamente tendere per essere sostenibile sia sotto il profilo ambientale che economico.
In quest’ottica nell’intervista si affrontano diversi temi, dalle tariffe al vehicle to grid, approfondendo anche una questione molto dibattuta tra gli automobilisti elettrici: quella della differente tariffa tra chi può collegarsi al contatore di casa e chi invece non ha la possibilità di farlo. Ma gli argomenti sul tavolo sono moltissimi e torneremo sicuramente ad affrontarli anche il altre occasioni.