La buona notizia per i milanesi è che vivono nella capitale italiana della mobilità a zero emissioni, grazie a un trasporto pubblico in gran parte elettrificato. La cattiva è che sul fronte dei veicoli privati bisogna fare molto di più, anche se Milano registra numeri ben più alti rispetto alla media nazionale.

Sono solo alcuni dei risultati che emergono da CittàMEZ, una mappatura della eMobility nei capoluoghi di provincia italiani presentata dalle associazioni Legambiente e Motus-E. Oggi, protagonista è stata la Lombardia. Ma non solo.

Bene anche Torino e Bari

Nel dettaglio, il rapporto spiega che se Bergamo e Brescia fanno rispettivamente 23% e 17%, a Milano ben il 76% del trasporto pubblico viaggia già in elettrico. Cosa manca all’appello? Gli autobus a gasolio, che sono 1.200, anche se alcuni già alimentati con tecnologia ibrida. Ma tra i progetti di ATM c’è la totale conversione del trasporto su gomma. Il piano prevede di allargare l’attuale flotta di 124 bus a zero emissioni, arrivando a 167 entro la fine di quest’anno e raggiungendo il 100% in elettrico entro la fine del decennio.

Bus elettrici con ricarica intelligente a milano

Questi dati rendono Milano, insieme a Torino e Cagliari, “CittàMEZ 2030”. Ma, come accennato, sul fronte del traporto privato occorre accelerare: solo lo 0,8% delle auto e delle moto corre a batteria. Il capoluogo lombardo registra comunque numeri quattro volte superiori rispetto alla media nazionale dello 0,2%. Le vicine Bergamo e Brescia fanno invece rispettivamente lo 0,5% e 0,4%. Nelle prossime settimane, il monitoraggio guarderà anche altre città, tra cui Roma il 5 luglio e Bari tre giorni dopo.

Basta fake news

Tutti i Comuni italiani che volessero seguire l’esempio possono leggere il Vademecum “Autobus elettrici nel trasporto pubblico” di Motus-E, dove si spiega che, a fronte di un investimento iniziale più importante, i bus a zero emissioni si dimostrano più convenienti negli anni a venire. Il segreto è sempre lo stesso: i bassi costi di manutenzione e di ricarica.

Milano, Piazza Duomo

“La trasformazione della mobilità urbana – ha commentato Franceso Naso, coordinatore Tecnologie Mercato e Ambiente di Motus-E – è un pilastro imprescindibile” che “non solo necessiterà di una forte riduzione del numero dei mezzi privati”, ma anche di una “elettrificazione dei mezzi circolanti nelle città”. Perciò il Vademecum nasce per “dare un’idea dell’avanzamento di questo processo e di preparare e supportare le amministrazioni e gli attori del trasporto all'importantissima sfida che li attende”.

La conferenza stampa di presentazione è stata anche occasione per smentire l’ennesima fake news sulle auto e i veicoli elettrici: non sono loro i colpevoli dei recenti blackout a Milano. Secondo Legambiente, il dito va puntato contro il riscaldamento globale e, in particolare, le ultime giornate afose, che costringono i cittadini ad accendere più spesso i condizionatori.