In Europa i numeri delle auto elettriche e ibride plug-in continuano a crescere a tutta forza. Luglio è stato un nuovo mese record: con 160.646 immatricolazioni, BEV e PHEV hanno stabilito il secondo miglior risultato della storia dopo quello del mese precedente, rimasto imbattuto.
Il complesso delle auto ricaricabili ha rappresentato il 17% del totale delle vendite, con le elettriche pure che hanno quasi raggiunto le plug-in: 47% le prime, 53% le seconde.
ID.3 di nuovo in testa
Tra i motivi che spingono il mercato delle auto a basse emissioni, secondo l’analista di Jato Dynamics, Felipe Munoz, ci sono gli incentivi messi in campo da tanti Paesi, misure che hanno permesso al sempre più grande numero di modelli in circolazione di diventare più competitivi rispetto ad alternative con powertrain endotermico. Un tema particolarmente scivoloso in Italia, con il recente pasticcio dello stop dell'ecobonus.
Guardando alla classifica delle auto a zero emissioni più vendute sui mercati comunitari, al primo posto troviamo la Volkswagen ID.3, sul gradino più alto del podio con 5.433 unità. Seconda e terza hanno chiuso rispettivamente la Renault Zoe e la Kia Niro (3.976 e 3.953 immatricolazioni). La francesina ha registrato un calo del 57% rispetto al luglio 2020, mentre la vettura coreana ha fatto segnare un +17%. Nella top five troviamo anche la Skoda Enyaq (3.649 unità) e la sempre più apprezzata Fiat 500 elettrica (3.644 unità).
Tra le grandi assenti della top ten, la Tesla Model 3, che ci ha abituato a risultati altalenanti legati a una scarsa regolarità degli approvvigionamenti, aspettando l'apertura della Gigafactory Berlino.
- Volkswagen ID.3 5.433
- Renault Zoe 3.976
- Kia Niro EV 3.953
- Skoda Enyaq 3.649
- Fiat 500 elettrica 3.644
- Volkswagen ID.4 3.643
- Ford Mustang Mach-E 3.314
- Volkswagen e-up! 3.197
- Hyundai Kona EV 3.174
- Peugeot e-208 2.623
Il mercato rallenta
Di fronte alla crescita di elettriche e ibride plug-in, il mercato vive però la forte contrazione delle auto Diesel e benzina. Da questo punto di vista, Munoz sottolinea come “per quanto sempre più automobilisti sposino la causa di una mobilità a basso impatto ambientale, anche grazie agli sforzi dei singoli stati in questa direzione, il mercato non riesce a compensare la forte diminuzione delle vendite di auto con alimentazione tradizionale”.
La quota di mercato delle auto a benzina è scesa dal 63,4% al 59,0% nel periodo luglio 2019-2021 e peggio hanno fatto i Diesel, che nello stesso periodo sono passati dal 32% al 22%. Per questo motivo, a luglio 2021 si è registrata una perdita del 24% rispetto a luglio 2020 e del 26% rispetto a luglio 2019. Con 967.830 immatricolazioni si è tornati ai livelli di nove anni fa: luglio 2012.