Per un’auto elettrica è meglio avere 1.000 chilometri di autonomia o 600? A colpo d'occhio la risposta potrebbe apparire scontata, ma forse non lo è così tanto. Almeno non per tutti.

BMW, ad esempio, ha detto espressamente il contrario. Più precisamente lo ha fatto David Ferrufino, a capo del progetto i4, rispondendo alle domande sull’argomento fatte dal sito d’informazione australiano WhichCar: “Mille chilometri di autonomia non sono un obiettivo per le nostre vetture full electric”, ha dichiarato.

Dalla Norvegia all’Italia

Qual è, quindi, il target che si è dato la Casa tedesca? “Miriamo a 600 km per le auto completamente elettriche e a 100 km per le ibride plug-in nella guida di tutti i giorni”, ha continuato Ferrufino, che ha spiegato anche il perché di questa scelta: “Non solo abbiamo fatto progressi nello sviluppo delle batterie, ma abbiamo anche una rete di ricarica pubblica che sta crescendo rapidamente”.

BMW ritiene quindi più efficiente affidarsi alle colonnine sparse sul territorio, che stanno crescendo non solo di numero, ma anche di potenza. E poi, facendo un esempio che ci riguarda molto da vicino, “attraversare l’Europa, partendo dalla Norvegia per arrivare in Italia, è già una bella esperienza se si fa con un’auto elettrica”.

BMW i3 2018

Tutto è relativo

Per affrontare un lungo tragitto, l’invito è perciò quello di sfruttare al massimo i punti di ricarica, perché i tempi per un rifornimento di elettroni stanno diventando molto più rapidi: stando alle dichiarazioni di BMW, la batteria di una i4 può essere ricaricata dal 10 all’80% in 31 minuti utilizzando una colonnina HPC da 200 kW. Insomma, basta una sosta di mezz’ora per raggiungere complessivamente i 1.000 chilometri.

“L’autonomia massima dell’auto – ha concluso Ferrufino – deve dipendere dal tipo di veicolo. Ad esempio, non pensiamo che 600 chilometri siano adatti a una BMW i3 come auto urbana, ma se si parla di una iX o i4, 600 chilometri sono una soluzione molto a misura di cliente”.

Verosimilmente, oltre che sui prezzi, il ragionamento di Ferrufino poggia anche su considerazioni legate all'impatto ambientale legato alla produzione delle batterie. Un po' come fatto da Mazda per la MX-30 (qui la nostra prova completa), che ha puntato per questo motivo su una batteria decisamente più piccola della media del suo segmento.

Non tutti però leggono la situazione in questo modo, basti pensare alle recenti autonomie da record di Lucid Air o Mercedes EQS, ma anche alla promessa dei 1.000 km della cinese NIO, pronta al debutto in Europa.