Northvolt annuncia la produzione della prima batteria realizzata interamente con nichel, manganese e cobalto riciclati. L’azienda, fondata da due ex-Tesla come Peter Carlsson e Paolo Cerruti, ha sempre puntato su una produzione sostenibile di batterie in Europa e, da questo punto di vista, ha sostenuto ingenti sforzi per lavorare con materiale recuperato da batterie pronte ad essere smantellate.
Adesso, a Vasteras, in Svezia, è riuscita a realizzare la prima con materie prime riciclate al 100%. C’è di più: “Per la prima volta i processi di recupero di metalli e terre rare e quelli di produzione avvengono nello stesso stabilimento”, si legge in una nota. Siamo di fronte a un possibile punto di svolta per la mobilità elettrica.
Recupero su due fronti
Con questo importante risultato, definito non a caso una pietra miliare per la società, Northvolt si avvicina all’obiettivo stabilito per il 2030: estendere questi processi di recupero per arrivare al 2030 a produrre tutte le batterie utilizzando almeno il 50% di materie riciclate.
Per incrementare la propria attività di recupero dei materiali la società sta costruendo un nuovo stabilimento a Skelleftea, sempre in Svezia. “La costruzione dell’impianto inizierà nel primo trimestre del 2022, per arrivare ad essere operativi nel 2023. Il materiale da riciclare arriverà sia da batterie esauste sia da scarti della produzione provenienti dagli altri stabilimenti Northvolt".
Una scelta obbligata
Northvolt, che per la propria attività ha ricevuto sostegno da numerose realtà dell’automotive, inclusa Volkswagen, con la quale è aperta una trattativa per creare una joint-venture 50/50 per la costruzione di una nuova fabbrica che costruisca batterie per il colosso di Wolfsburg, punta a riciclare 125.000 tonnellate di batterie all’anno. Da lì arriveranno materie prime sufficienti per una produzione di annua di 30 GWh.
Ormai è opinione comune che con il riciclo delle batterie si possa costruire un futuro più sostenibile, riducendo enormemente l’impatto della diffusione della mobilità elettrica sul consumo di materie prime. Tra i primi a capirlo c'è anche JB Straubel, anch’egli ex-Tesla, che in America ha fondato la Redwood Materials proprio per lavorare sulla riduzione degli sprechi e il recupero dei materiali preziosi.