In Tesla è successa una cosa strana. L’azienda di Palo Alto ha infatti ritirato la domanda con cui chiedeva un finanziamento statale per la realizzazione della sua fabbrica di batterie tedesca, che dovrebbe sorgere poco distante dalla Gigafactory che si appresta a iniziare l’attività.

Eppure la stessa Tesla fa sapere che i piani industriali restano invariati e che l’impianto di costruzione di batterie tedesco è ancora previsto.

Una somma utile

Il finanziamento richiesto da Tesla lo scorso gennaio rientrava nell’operazione dell’Unione Europea con la quale attraverso il sistema degli Ipcei (gli Importanti progetti di comune interesse europeo) si vogliono sostenere le aziende per produrre le batterie nel Vecchio Continente e che ha visto tra i richiedenti, oltre alla Casa americana, anche altri big come Stellantis.

Tesla, nello specifico, avrebbe avuto accesso a 1,14 miliardi di euro e con tutta probabilità sarebbe riuscita ad ottenerlo entro la fine dell’anno. Sarebbe stato un bell’aiuto, considerando che Elon Musk e soci, per dare forma a quello stabilimento, hanno messo in conto di spendere 5 miliardi di euro.

Fiera Tesla Gigafactory Berlino-Brandeburgo in Germania (10 ottobre 2021)

Altri finanziamenti restano

Tesla non ha commentato la propria decisione e men che meno ha spiegato i motivi per cui ha deciso di fare marcia indietro. Però, ha fatto sapere attraverso un portavoce che “ha già informato il Ministero federale dell’Economia e il ministro dell’economia dello stato del Brandeburgo che sta ritirando la sua domanda Ipcei per il finanziamento statale".

La Casa ha fatto sapere anche che “sta rispettando tutti i piani annunciati sulla produzione delle batterie e sul loro riciclo, che si terrà all’interno della Gigafactory di Berlino”. In effetti i rapporti il Germania sembrano finalmente distesi. Dopo le tensioni con alcune associazioni ambientaliste che hanno ritardato i lavori di costruzione della fabbrica e le lamentele di Elon Musk sull’eccessiva burocratizzazione dei processi per ottenere permessi e autorizzazioni, la fabbrica ora è a buon punto, con avvio della produzione entro fine anno.

Le autorità tedesche hanno fatto anche sapere che Tesla ha chiesto un finanziamento regionale per ampliare la propria presenza in Germania. Lo ha fatto nel novembre del 2020 e non ha affatto ritirato quella domanda. In questo caso la cifra resta sconosciuta, ma si pensa che possa servire per coprire circa il 6,8% del totale delle spese.

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Celle 4680 in arrivo ad Austin

Ma allora, cosa è successo? Automotive News Europe, citando fonti vicine alla faccenda, afferma che Tesla abbia ormai avviato la produzione delle innovative batterie con celle 4680 nella Gigafactory texana di Austin e che a questo punto abbia deciso di puntare tutto su quella fabbrica per arrivare a grandi volumi.

In Germania, invece, la mancanza delle autorizzazioni finali e i lavori ancora da iniziare, i tempi sarebbero stati più lunghi. Tesla costruirà batterie anche in un nuovo stabilimento con sede a Berlino e anche in Europa produrrà celle 4680, ma non in tempi brevi. Per questo avrebbe rifiutato la sostanziosa sovvenzione. 

Se queste indiscrezioni fossero vere, se ne dedurrebbe che Elon Musk e soci stiano finalmente avviando una produzione di massa delle nuove batterie, necessarie, oltre che per molte delle auto in commercio, anche per Tesla Semi e Cybertruck.