Proprio mentre si chiude con un nulla di fatto il dibattito politico in Italia sugli incentivi al settore auto in legge di Bilancio (in attesa del prossimo round), la Germania mette in mostra i muscoli sui veicoli elettrici, con i dati sul numero di colonnine installate nel Paese.

Secondo il regolatore tedesco Bnetza, sono 50.901 i punti di ricarica pubblici presenti nelle strade tedesche al 1° dicembre 2021, con un aumento di circa 11.600 unità rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel 2019 erano invece 28.671. Ma al di là del numero secco, è anche la qualità della rete a fare la differenza.

Alta potenza

Cresce parallelamente infatti il numero di colonnine fast, arrivate al 14,9% del totale, dopo essersi fermate al 13,6% di novembre scorso. I punti di ricarica da 150 kW sono addirittura più che raddoppiati rispetto all’anno precedente: dai 1.385 del 2020 si è passati ai 2.936 del 2021.

La potenza totale installata in Germania è pari così a 1,5 GW (a novembre era 1,1 GW). La media di ogni infrastruttura si assesta invece a 29,8 kW. Il confronto con la Penisola dice che le colonnine di ricarica in Italia a fine 2021 sono poco più di 26.000 e con potenze in gioco molto diverse

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Capitolo incentivi

Nel frattempo la Germania ha anche rinnovato gli incentivi all’acquisto per tutto il 2022. È stata una delle prime mosse fatte dal Governo Scholz, erede di Angela Merkel, e in particolare da Robert Habeck, nuovo ministro dell’Economia e dell’Ambiente.

Lo schema del bonus auto è rimasto lo stesso di prima: fino a 9.000 euro per le vetture full electric e 6.750 euro per le ibride plug-in. Ma le associazioni dei consumatori non sono d’accordissimo e chiedono misure ancora più mirate. Per esempio non incentivando le auto premium, ma solo quelle con prezzo di listino inferiore ai 40.000 euro.

Al tempo stesso sostengono che lo Stato debba fare di più per il mercato di seconda mano. Come? Prevedendo delle misure per comunicare lo stato di salute delle batterie usate. Perciò il Governo promette che il suo impegno non finisce qui.

“In futuro – ha dichiarato Habeck – saremo più ambiziosi in termini di finanziamenti, per dare un ulteriore impulso alla mobilità elettrica e rafforzare la protezione del clima. A tal fine, riallineeremo i finanziamenti”. Stando alle parole del ministro, l’appuntamento sarà nel 2023. Nel frattempo, si attende che l'Italia batta un colpo.

Il mercato tedesco e quello italiano

Per concludere, la Germania ha immatricolato nel 2021 600.803 auto "alla spina", contro le 136.754 dell'Italia. Analizzando il numero di veicoli full electric (BEV) venduti ogni mille abitanti, i tedeschi vincono in Europa con un valore di 3,68, mentre nella Penisola non si va oltre quota 1,14.