Cresce il progetto “Zero Carbon Lithium”, avviato dalla startup tedesco-australiana Vulcan Energy Resources per decarbonizzare ulteriormente la mobilità elettrica attraverso l’utilizzo di litio sostenibile. La società ha ottenuto cinque nuove licenze di esplorazione mineraria nella Valle superiore del Reno, in Germania.

I permessi coprono un’area di circa 325 chilometri quadrati, compresi tra la Renania-Palatinato, l’Assia e il Baden-Württemberg, ed estendono la superficie delle attività a oltre 1.000 kmq.

In commercio dal 2024

La roadmap di Vulcan Energy prevede di completare gli studi di fattibilità del progetto entro la fine del 2022, in quella che viene chiamata “Fase 1”, per arrivare alla commercializzazione del litio nel 2024, realizzando la cosiddetta “Fase 2”. Tra i partner ci sono Volkswagen, Renault e Stellantis.

La Losanga ha firmato due accordi di fornitura: il primo per una quantità di metallo che va dalle 6.000 alle 17.000 tonnellate ogni anno per cinque anni a partire dal 2026, con possibilità di rinnovare il contratto. Il secondo per 26.000-32.000 tonnellate di idrossido di litio in sei anni. Stellantis, invece, riceverà tra le 81.000 e le 99.000 tonnellate.

 

“Segno incoraggiante”

“Le nuove licenze di esplorazione – ha commentato Francis Wedin, Managing Director di Vulcan Energy – sono coerenti con la nostra strategia di sfruttare l’esperienza unica del nostro team interno, in particolare l’esperienza geologica della nostra società di ingegneria geotermica e geologia GeoT, per identificare aree che hanno un potenziale per lo sviluppo combinato di energia rinnovabile geotermica e litio nella valle dell’Alto Reno”

“È incoraggiante – ha continuato – vedere l’approvazione delle licenze progredire in modo efficiente, in linea con l’impegno dei governi tedeschi di accelerare i tempi di pianificazione e approvazione per i nuovi progetti di energia rinnovabile e il loro sostegno generale per approcci sostenibili alla produzione di litio e tecnologie di energia geotermica profonda”.