La tedesca ZF ha firmato una collaborazione con Jidu, azienda di proprietà della cinese Baidu che opera nel settore dei veicoli elettrici e della guida autonoma. ZF, nello specifico, si occuperà dello sviluppo dei telai e di altre componenti tra cui anche l’interfaccia digitale.
La nuova partnership, siglata questa settimana, porterà le due società a lavorare fianco a fianco in una serie di altre aree tecnologiche che vanno dalla sicurezza passiva ai sistemi elettrici passando per l’elettronica di controllo.
Ad aprile la prima auto
Jidu è stata creata nel marzo del 2021 dalla tech company che tutti identificano come il "Google cinese" e oggi, a distanza di meno di un anno dalla fondazione, è già in grado di realizzare veicoli a zero emissioni dotati di guida autonoma di Livello 4. Questi risultati sono stati raggiunti grazie agli investimenti ricevuti da Geely, colosso asiatico (proprietario tra le altre cose anche di Volvo e Polestar) che contribuirà allo sviluppo e alla produzione dei veicoli del nuovo brand del Google cinese.
Tra Baidu e Geely, Jidu ha potuto contare su investimenti di almeno 400 milioni di dollari: li ha utilizzati per dare vita a un primo veicolo elettrico che sarà mostrato al prossimo Salone di Pechino, in programma ad aprile. Quella stessa auto entrerà in produzione nel 2023.

Una propensione internazionale
Con l’accordo firmato con ZF, Jidu pone le basi per una crescita di respiro più internazionale. Il gruppo tedesco, infatti, è al terzo posto nella classifica dei fornitori del settore auto stilata da Automotive News Europe e nel 2020 ha venduto componenti alle Case automobilistiche per 33,4 miliardi di dollari.
Tra le innovazioni prodotte da ZF nel campo delle auto elettriche c’è anche un interessante cambio a due marce che è pensato per aumentare l’autonomia e il powertrian modulare che serve ad accelerare lo sviluppo di auto a zero emissioni.