Dalla carta ai catodi delle batterie per auto elettriche. È così che si rinnoverà la produzione dell’impianto a Kvarnsveden, in Svezia, in possesso finora dell’azienda locale Stora Enso e con i battenti chiusi da diverso tempo.

A dare nuova vita allo stabilimento sarà Northvolt, che ha siglato una lettera di intenta con l’attuale proprietà per acquisire non solo la fabbrica, ma anche l’intera area industriale circostante nella cittadina di Borlänge.

Solo energia pulita

L’obiettivo del produttore di accumulatori è rinnovare le strutture per creare una Gigafactory dedicata ai materiali catodici. Secondo i piani, la fabbrica dovrebbe entrare in funzione alla fine del 2024 per rifornire fino a 100 GWh di batterie agli ioni di litio.

Tra le altre cose, Northvolt ha fatto sapere che l’impianto darà lavoro “fino a 1.000 persone” e che funzionerà “utilizzando al 100% energia pulita della regione”. I catodi prodotti verranno poi assemblati con celle realizzate sia negli altri stabilimenti che in questo a Kvarnsveden, dove ci sarà una piccola produzione.

Volvo e Northvolt insieme per un centro di ricerca sulle batterie

Lavori in corso

La nuova Gigafactory si aggiunge ai progetti che arrivano dall’alleanza tutta scandinava con Volvo, che prevedono non solo un centro di ricerca e sviluppo, al via probabilmente già nel 2022, ma anche e soprattutto una fabbrica per batterie.

Sorgerà vicino Göteborg nel 2025, mentre i lavori cominceranno nel 2023, e produrrà accumulatori per circa mezzo milioni di auto elettriche. L’investimento ha richiesto 30 miliardi di corone svedesi (3 miliardi di euro).

Ma i piani non si fermano in patria, perché Northvolt gestirà anche un impianto per la conversione di idrossido di litio, che si troverà in Portogallo. Northvolt corre così per le batterie made in Europe.