È un’alleanza tutta scandinava, quella siglata oggi tra Volvo e Northvolt. La Casa automobilistica svedese e la connazionale azienda di batterie hanno infatti trovato un accordo per aprire un centro di ricerca e sviluppo che sarà lanciato sfruttando parte dei quasi 3 miliardi di euro di investimento stanziati da Volvo stessa per affrontare la transizione energetica.
Il centro fa seguito alla partnership stipulata quest’estate con la quale Volvo e Northvolt hanno deciso di lavorare fianco a fianco per lo sviluppo di batterie di nuova concezione per auto elettriche.
Si parte nel 2022
Il polo R&S avrà sede a Goteborg e sarà operativo a partire dal prossimo anno. “La nostra partnership con Northvolt – ha detto Hakan Samuelsson, ceo di Volvo – ci garantisce la fornitura di batterie ad alte prestazioni realizzate con metodi ecosostenibili”.
L’unione con Northvolt, inoltre, accelererà quel piano di rinnovo della gamma che Geely, la Casa cinese proprietaria di Volvo, ha definito lo scorso anno e secondo il quale entro il 2025 il 50% delle vetture del gruppo vendute sarà elettrico ed entro il 2030 si arriverà a un’offerta interamente a zero emissioni.
In programma c’è anche la gigafactory
Volvo, la cui quotazione in Borsa dello scorso 29 ottobre ha rappresentato la più grande IPO europea del 2021, ha anche detto di essere prossima ad annunciare la location nel Vecchio Continente dove nel 2022 inizierà i lavori di costruzione di una gigafactory per la produzione di batterie che arriverà, una volta a regime, a 50 GWh all’anno.
Northvolt, il cui maggior azionista è Volkswagen, dal canto suo ha già annunciato di voler investire 650 milioni di euro per espandere la propria fabbrica di batterie in Svezia. Questo anche perché l’azienda nel 2021 ha raccolto 2,25 miliardi di euro proprio per ampliare i propri stabilimenti situati nel nord della Svezia, la cui attività produttiva dovrebbe iniziare questo mese.