La MINI Paceman sta per tornare. La crossover a tre porte prodotta dalla Casa inglese tra il 2012 e il 2016 si ripresenterà sul mercato nel 2024. Nome a parte, però, la nuova generazione non avrà altri punti di contatto con quanto mostrato 10 anni fa. La nuova MINI Paceman, infatti, sarà completamente elettrica.

Oltre a questo, la nuova Paceman avrà anche una carrozzeria più tradizionale. Pur mantenendo l’impostazione da crossover sportiva (la SUV vera e propria del brand continuerà ad essere la Countryman), si presenterà con cinque porte, per migliorare abitabilità e versatilità. Questo, almeno, è quanto è affermato su Car Magazine, che cita l’insider Georg Kacher.

Compatta ad alte prestazioni

L’obiettivo della nuova MINI Paceman sarà quello di andare a confrontarsi con vetture come la Opel Mokka-e o l’attesa Ford Puma elettrica, in arrivo anch’essa nel 2024. La Paceman a zero emissioni dovrebbe avere però prestazioni più spinte, con batteria da 60 kWh e autonomie fino a 400 km.

Disponibile anche in versioni integrali, la nuova crossover elettrica di Oxford adotterà i motori elettrici BMW di quinta generazione. Si tratta di unità sincrone che non hanno bisogno di magneti permanenti né di terre rare, come già mostrato da i4, iX e iX3 e come mostrerà il prossimo mese la i7.

Se così fosse, la MINI Paceman potrebbe arrivare ad avere potenze anche molto elevate. I motori BMW sono divisi in taglie in base alla potenza. La “M” (Medium) arriva addirittura a 190 kW-258 CV, ma si attendono taglie più piccole – “S” e “XS” – che potrebbero essere più adatta al crossover inglese.

BMW iX

Il toto-piattaforma

Tra i nodi da sciogliere sulla nuova MINI Paceman elettrica c’è anche quello sulla piattaforma. Il brand, come affermato a inizio 2021, sarà completamente elettrico a partire dal 2030. Per diventare tale, nei prossimi anni, si affiderà a due piattaforme: quella attuale adattata alle zero emissioni e quella inedita che sarà costruita in Cina.

È più probabile che alla fine si utilizzi la prima, in una sua ulteriore evoluzione, ma la certezza ci sarà solo quando si saprà al meno lo stabilimento di produzione. Europa significherebbe proprio un pianale evoluto derivato dall’attuale Cooper SE; Cina significherebbe nuova piattaforma solo elettrica.