Se c’è un’azienda che sul battery swap è davanti a tutti, quella probabilmente è Gogoro. Sono decine i costruttori di motociclette e scooter elettrici che hanno scelto la famosa batteria verde da 1,7 kWh Made in Taiwan per alimentare i loro mezzi a zero emissioni.
Ebbene, Gogoro ha annunciato che la prossima settimana si quoterà al Nasdaq. Lo farà grazie alla SPAC Poela Global Holding Corporation, società di investimento che si occuperà proprio di accompagnare l’azienda asiatica al debutto a Wall Street il prossimo 5 aprile.
Un passo per operare a livello globale
È dallo scorso settembre che si parla della collaborazione tra le due realtà ma Gogoro ha confermato che oggi terrà un’assemblea straordinaria proprio per definire i dettagli dell’operazione.
Horace Luke, fondatore e ceo di Gogoro, ha detto: “Siamo davvero orgogliosi di intraprendere questo nuovo cammino. Lo siamo per noi, per i nostri partner e per i nostri clienti, insieme ai quali siamo riusciti a imporci come importante punto di riferimento nel settore della mobilità urbana sostenibile. Ci aspettiamo che Gogoro continui a dare il proprio contributo per migliorare il modo di muoversi delle persone nelle grandi città”.

L’idea, stando alle parole di Luke, è quella di sfruttare l’arrivo in Borsa per espandere le attività a livello globale e portare il battery swap per moto e scooter elettrici, che per ora è disponibile solo sull'isola dove l'azienda ha sede, sui principali mercati delle due ruote del mondo. Con l'ingresso nel Nasdaq ci si attende che progressivamente le GoStation fioriscano in città al di fuori dei confini di Taiwan, dove i rack operativi sono già 10.918 sparsi in 2.276 location.
Tutti i motivi del successo
Gogoro, quest’anno, è balzata agli onori della cronaca sia per aver prodotto la milionesima batteria intercambiabile dall’inizio della propria attività sia per aver presentato la prima batteria allo stato solido compatibile con il battery swap.

Ma oltre a questi due importanti traguardi, il successo della società con sede a Taiwan deriva dal fatto di essere riuscita a imporre la propria batteria come standard quasi universale per molte aziende (da Yamaha a Kymco, tanto per fare due nomi) che operano nel settore delle moto e degli scooter elettrici. Per due ragioni
- La batteria è maneggevole e facile da sostituire: ci vogliono pochi secondi per estrarla dalla sella e inserirla nell'apposito rack.
- La procedura è completamente automatica: basta recarsi in una delle tante GoStation (che tra l’altro può dare corrente alla rete cittadina in caso di blackout o interruzioni di servizio) e inserire la batteria scarica nell’apposito caricatore, prendendone una al 100% da montare sul proprio mezzo a due ruote. Nel momento in cui si inserisce la batteria scarica nel rack il sistema riconosce automaticamente l'utente, fa un check sulla batteria e applica la tariffa concordata sul conto dell'utilizzatore.