La Rimac Nevera ha appena terminato due settimane di test presso il Centro Sottozero di Pirelli in Svezia, vicino al circolo polare artico. Quasi per uno scherzo del destino, la supercar elettrica ha incontrato temperature stranamente miti e si è vista costretta a svolgere i test durante la notte.
In queste condizioni limite ha verificato il corretto funzionamento di sistemi come l’ABS, l’ESP o il Torque Vectoring e ha svolto un fine lavoro di messa a punto affinché tutta la gestione elettronica della dinamica del veicolo fosse precisa anche in condizioni di aderenza prossime allo zero.
Consegne in estate
I test svolti in Lapponia arrivano dopo che l’auto ha già superato le verifiche di omologazione in Europa e negli Stati Uniti, mercati dove la supercar croata avvierà le consegne ai primi clienti tra un paio di mesi.
Oltre alla messa a punto dei vari software, i test svolti sui laghi ghiacciati della Svezia si sono rivelati utili anche per testare i Pirelli P Zero Winter che l’azienda italiana ha realizzato appositamente per questo modello, come dimostra lo speciale badge applicato sul fianco che testimonia lo sviluppo congiunto di questo tipo di coperture. Da ricordare che per le gomme estive la Nevera adotta invece le Michelin Pilot Sport 4S.

Un mostro alla portata di tutti
“I test su una superficie a bassa aderenza come questa ci consentono di effettuare osservazioni coerenti e accurate sulle prestazioni dei nostri sistemi alle basse temperature – ha detto Miroslav Zrncevic, responsabile dei test e dello sviluppo di Bugatti Rimac – Le cose accadono a velocità più basse e più lentamente di quanto accadrebbe sull'asfalto e abbiamo tracciati belli, uniformi e molto lisci, quindi sappiamo che i dati che otteniamo non sono influenzati da imperfezioni della superficie o sbalzi di temperatura. Dopo queste due settimane di test, siamo felici di vedere esattamente i risultati che volevamo ottenere”.
Mate Rimac, ceo dell’omonimo gruppo, ha dichiarato: “Questi test a basse temperature sono stati un'opportunità per dare lo 0,1% finale di lucidatura alla Nevera. Ci hanno permesso di controllare che sia perfetta sin dal momento in cui i nostri clienti non se la vedranno consegnare. Anche dopo due settimane trascorse a temperature di circa -15°C e un regime di test abbastanza impegnativo, il nostro prototipo di convalida ha funzionato al 100%, quindi sappiamo che tutti i nostri sistemi principali possono funzionare in modo affidabile anche in condizioni estreme”.

“Quello che volevamo anche sviluppare era un'auto che potesse essere guidata e apprezzata allo stesso modo da tutti, a prescindere dalle capacità alla guida. Trovare quell'equilibrio tra la guida gratificante e la sicurezza di marcia in un'auto da 1.914 CV con 4 motori elettrici indipendenti è stato il nostro obiettivo sin dal primo giorno e continua ad esserlo ora che la messa a punto sta per concludersi”.