In questi giorni, quando si parla di Elon Musk, di solito si riporta qualche notizia inerente Twitter. Una mossa che ha lasciato perplesso più di qualcuno, investitori Tesla inclusi, intimoriti dall'idea che il ceo possa concentrarsi di più sul suo nuovo (e costoso) giocattolo. 

Non è così, anzi. Per dimostrare quanto sia ancora concentrato sul resto, Musk ha appena detto che Tesla sta valutando la possibilità di acquistare una compagnia mineraria, una mossa che gli permetterebbe di accelerare nell’espansione della produzione e gli garantirebbe un ulteriore vantaggio sulle batterie rispetto alla concorrenza.

L’importante è crescere

La dichiarazione è stata rilasciata durante la conferenza Future of the Car 2022 organizzata dal Financial Times. Musk ha detto che l’acquisto di una compagnia che opera nel settore dell’estrazione di metalli e minerari è effettivamente al vaglio.

“Affronteremo tutti i limiti che rallentano l’accelerazione della transizione del mondo verso l’energia sostenibile – ha detto – Non è che desideriamo acquistare società minerarie, ma se questo è l’unico modo per accelerare la transizione, lo faremo”.

 

Dall’acquisto diretto alla produzione

A guardare l’operato di Tesla (che per inciso ha creato 100.000 posti di lavoro diretti in un decennio), l’acquisto di una compagnia mineraria non sembra in effetti una mossa così azzardata. Gli indizi che Elon Musk potrebbe muoversi in quella direzione non mancano. Leggendo l’Impact Report del 2021, ad esempio, si scopre che lo scorso anno Tesla si è procurata da sola, con acquisti diretti, buona parte delle materie necessarie alla produzione delle batterie.

  • Il 95% dell’idrossido di litio
  • Il 50% del cobalto
  • Più del 30% del nichel

Per quanto si affidi ancora a intermediari e ad aziende esterne che forniscono celle con varie chimiche, insomma, la Casa americana sta lavorando per accorciare la filiera di approvvigionamento e per diventare sempre più padrona del proprio destino.

C’è anche una questione di sostenibilità, nella scelta della Casa: “L'approvvigionamento diretto da società minerarie consente a Tesla di impegnarsi direttamente a livello locale invece di fare affidamento su più società che in genere si collocano tra i produttori di veicoli elettrici e il settore minerario. Consente inoltre catene di approvvigionamento più trasparenti e tracciabili e migliori dati ambientali e sociali”.

Foto - Tesla Model 2, il render di Motor1.com

Sfide future: la Tesla compatta e la concorrenza

Durante il suo intervento alla conferenza Future of the Car, Elon Musk ha affrontato altri argomenti inerenti il futuro di Tesla. Per prima cosa ha confermato che la Casa realizzerà un modello più economico della Model 3, per quanto questo, stando a precedenti dichiarazioni, non sia imminente.

Interessante la risposta alla domanda su quale sia la startup sull'auto elettrica che considera più promettente? Elon Musk, dopo un lungo silenzio, ha detto: "Volkswagen. Non è una startup in senso stretto, ma la si può vedere come tale da un punto di vista della mobilità elettrica. Ecco, Volkswagen ha fatto grandi passi in questo campo. E poi, a livello generale, temo molto di più le aziende cinesi di quelle americane. Le prime hanno una capacità produttiva immensa".

Fotogallery: Il CEO di Tesla Elon Musk