Per costruire la nuova fabbrica in Arabia Saudita, Lucid riceverà finanziamenti e incentivi per oltre 3 miliardi di euro (3,4 miliardi di dollari). Saranno spalmati su un orizzonte temporale di 15 anni e permetteranno alla startup americana di avviare la produzione in un sito da 155.000 vetture l’anno.

I dettagli dell’accordo che aveva spinto la Casa di Newark ad espandersi in Arabia Saudita (lo stato mediorientale attraverso il proprio fondo di investimenti è il principale azionista) sono stati resi noti il 18 maggio durante una cerimonia organizzata proprio per sancire ufficialmente l’ok definitivo al progetto.

Si parte nel 2026

Come già detto nei mesi passati da Andrew Liveris, a capo del board di Lucid Motors, la fabbrica saudita sarà costruita da zero a partire dal prossimo anno ed entrerà in funzione a pieno regime entro il 2026. Il nuovo stabilimento avrà sede a città King Abdullah Economic City, centro urbano di nuova concezione situato in posizione strategica vicino a uno dei principali porti del Mar Rosso.

Per sostenere la produzione, l’Arabia Saudita ha fatto sapere che acquisterà circa 100.000 vetture in 10 anni.

 

Tra voglia di crescere e azioni in calo

Intanto, la Casa, che ha avviato da poco la consegna delle prime Air in versione di lancio, si sta organizzando per lo sbarco in Europa. Lucid, infatti, ha già fatto sapere di essere pronta a commercializzare la propria berlina elettrica in alcuni mercati selezionati del Vecchio Continente.

Per quanto sul fronte commerciale la Casa stia facendo progressi, anche se ha dovuto come tutte far fronte a rallentamenti e ritardi dovuti alla contrazione dell’offerta di chip e componenti, dopo un esordio promettente a Wall Street, il titolo Lucid continua a perdere valore. Da inizio 2022 le azioni sono calate del 53%.

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