Cambiamenti in corso dalle parti di Rivian, alle prese con un’importante riorganizzazione aziendale che ha l’obiettivo di traghettare l’azienda in un momento complicato per l’intero settore dell’auto.
Prima di tutto, la Casa saluta Charly Mwangi, vicepresidente esecutivo dell’ingegneria di produzione, arrivato al costruttore sostenuto da Amazon dopo aver vissuto un passato in Tesla. Il suo posto verrà preso da Frank Klein, che ne raccoglierà l’eredità dal 1° giugno.
“Fiduciosi”
Sarà lui, ormai ex dirigente di Magna International, ad assumere il ruolo di chief operations officer (coo), a cui molti dei dipendenti senior della produzione, dell’ingegneria e della catena di approvvigionamento dovranno ora fare capo. Lo riporta Bloomberg, che è riuscita a leggere un’email diffusa internamente ala Casa e scritta dal ceo RJ Scaringe:
“Questo è un momento importante per la nostra crescente attività, che sta avvenendo in un ambiente estremamente difficile”, si legge. “Siamo piazzati bene per avere successo a lungo termine, ma dobbiamo valutare continuamente il modo in cui operiamo”.

L’altra grande novità in casa Rivian è la separazione dell’area business, che include i van per le consegne di Amazon, da quella delle vendite.
“Mentre aumentiamo la produzione verso il nostro obiettivo di 25.000 veicoli per il 2022, siamo fiduciosi che questi cambiamenti rafforzeranno la nostra capacità di attirare di più i clienti nuovi e quelli precedenti”, commenta la società in una nota.
Il momento di Rivian
Questo rinnovo si inserisce in un momento non semplice per il costruttore, che sta affrontando una serie di problemi legati sia alla carenza di forniture che alla produzione, come ammesso dallo stesso ceo.

La Casa ha dovuto fare i conti anche con un danno d’immagine dipeso da un aumento dei prezzi per i suoi veicoli elettrici, seguito da una parziale retromarcia. Una serie di fattori che avuto ripercussioni sulla quotazione in Borsa, dove la startup ha perso il 70% del suo valore dopo il boom iniziale.
Ma i piani restano ambiziosi e comprendono una fabbrica da 5 miliardi di dollari in Georgia, con una capacità di 450.000 veicoli all’anno, che si aggiungerà all’impianto a Normal, Illinois, dove si producono i furgoni Amazon insieme a R1T e R1S.
Fonte: Bloomberg