Con il piano strategico futuro Beyond Zero, anche Toyota sta accelerando la sua transizione verso una mobilità 100% elettrica e l’imminente lancio della bZ4x ne è la prova concreta. Per molti si tratta del primo veicolo completamente elettrificato del marchio giapponese, ma non è proprio così.

Nel 1997 la Casa giapponese lanciò sul mercato americano il primo RAV4 EV, nato per cercare soluzioni alternative alle normative sempre più stringenti in termini di emissioni di CO2 dello Stato della California. Dopo circa sei anni di produzione e 1.484 unità vendute e/o noleggiate, nel 2003 Toyota cessò la produzione di quel primo modello a zero emissioni. 

Tuttavia, nove anni più tardi, grazie ad una stretta collaborazione con Tesla, la Casa giapponese produsse una nuova generazione del SUV completamente elettrico di cui, tra il 2012 e il 2015, furono venduti in California 2.489 esemplari. Ecco in cosa differivano i due modelli.  

Nato per le flotte

Toyota iniziò lanciando una piccola serie di esemplari in pre-produzione del primo RAV4 EV per valutarne l’affidabilità e le performance. Successivamente, nel 1997 la Casa giapponese produsse un lotto di vetture che potevano essere unicamente noleggiate dalle aziende per un periodo di 3 anni. La vendita pubblica cominciò cinque anni più tardi, nel marzo del 2002, con un prezzo di partenza di circa 29.000 dollari grazie agli incentivi. 

Prima generazione Toyota RAV4 EV

La prima generazione del RAV4 EV mantenne inalterato il design della versione ad alimentazione tradizionale, con la quale condivise anche numerosi componenti meccanici, come il servofreno e il servosterzo. Il powertrain a zero emissioni era composto da un motore elettrico a magneti permanenti da 50 kW (67 CV) e 190 Nm che veniva alimentato da un pacco di 24 batterie da 12 Volt al NiMH (nichel-metallo idruro) con capacità massima di di 27,4 kWh.

Prima generazione Toyota RAV4 EV

La ricarica completa delle batterie, che poteva essere programmata a un’ora specifica grazie ad un timer integrato nel cruscotto, avveniva in circa 5 ore attraverso un caricatore da 240 Volt e 30 Ampere. Il RAV4 EV scattava da 0 a 100 km/h in 18 secondi, raggiungeva la velocità massima di 137 km/h e aveva un’autonomia di 153 km. 

La collaborazione con Tesla

Nel maggio del 2010, Toyota iniziò a collaborare con Tesla sullo sviluppo della seconda generazione del RAV4 EV. L’assemblaggio delle prime unità venne avviato nel 2012 presso lo stabilimento Toyota di Woodstock, in Ontario.

Seconda generazione Toyota RAV4 EV

Realizzato nuovamente sul telaio delle versioni ad alimentazione tradizionale, il nuovo RAV4 EV era equipaggiato con un powertrain molto simile a quello montato sulla Tesla Model S lanciata nel giugno dello stesso anno.

Questo era composto da un motore asincrono con una potenza di picco di 115 kW (154 CV) e una coppia massima di 370 Nm e da un pacco batteria da 4.500 celle agli ioni di litio e da 380 kg di peso. La capacità massima di 41,8 kWh consentiva al SUV di percorrere fino a 190 km con un pieno di energia. 

Seconda generazione Toyota RAV4 EV

La seconda generazione di RAV4 EV poteva essere ricaricata in due modi: Standard e Extended. La prima, che consentiva di preservare lo stato di salute della batteria, permetteva di caricare fino ad un massimo di 35 kWh in 5 ore, mentre la seconda prevedeva la ricarica completa dei 41,8 kWh della batteria per un’autonomia totale di 190 km.

Fotogallery: Foto - Toyota RAV4 EV, le due generazioni del SUV 100% elettrico