Non ha ancora messo in piedi il primo stabilimento a Pechino, che Xiaomi pensa già a un secondo impianto per la produzione delle sue future auto elettriche. Sarà sempre nella patria Cina, ma non più nella capitale: la location scelta questa volta è Shanghai.

Lo riporta Gasgoo, che ha raccolto un po’ di informazioni consultando il database aziendale cinese Qichacha, dove si può vedere che il gigante orientale dell’elettronica sta procedendo con un piano di assunzioni piuttosto importante per la zona su cui ha messo le mani.

Giga Press incluse

Sono diverse le competenze cercate, ma tutte hanno a che fare con le quattro ruote: da quelle nelle linee di assemblaggio agli strumenti di carica e scarica delle batterie, passando per i servizi di guida autonoma, fino alle macchine per pressofusione. Le ultime vi ricordano qualcosa?

Fan render dell'auto elettrica di Xiaomi

Ormai le conosciamo tutti come Giga Press e sono le “stampanti” per la carrozzeria delle vetture ideate dalla bresciana Idra. Una tecnologia lanciata da Tesla, perché permette di risparmiare tempo e denaro durante la produzione, e che potrebbe segnare una vera rivoluzione nel settore dell’auto, tanto che diversi costruttori ci stanno facendo un pensierino, da Volvo a Volkswagen, passando per le Case asiatiche.

I piani di Xiaomi

Tornando invece a Xiaomi, il terreno su cui dovrebbe sorgere la nuova fabbrica era stato acquistato a ottobre scorso, ma in quell’occasione l’azienda era stata un po’ vaga sui piani che aveva in mente per l’area. In ogni caso, l’auto elettrica del colosso high-tech dovrebbe vedere la luce nel 2024 e sarà seguita da altre tre fino al 2027: in pratica, una vettura all’anno per quattro anni.

Le prime due saranno dotate di guida autonoma di livello 2+ e costeranno tra i 150.000 e i 200.000 yuan (21.400-28.500 euro). Le altre due si aggireranno invece nella forbice 200.000-300.000 yuan (28.500-42.800 euro), con guida autonoma di livello 3. Obiettivo è avere un prototipo già entro questo autunno.