Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti. Mari sempre più caldi, temporali estivi sempre più violenti: le regioni temperate stanno assumendo le caratteristiche di quelle tropicali. Gli scienziati concordano con il dire che nei prossimi anni la temperatura media del pianeta si alzerà di circa 1,5 gradi centigradi. Questo nella migliore delle ipotesi, perché se non ci diamo una mossa si rischierà di sfiorare anche i +2 gradi.

Fortunatamente istituzioni e industria hanno sposato all’unanimità (o quasi) la transizione ecologica. Se il mondo invertirà la tendenza e ridurrà le emissioni di CO2 e l’effetto serra sarà merito principalmente di auto elettriche ed energia proveniente da fonti rinnovabili. A dirlo è un recente studio condotto dai ricercatori del Notrhwest National Laboratory del Dipartimento dell’Energia dell’Università del Maryland condotto in collaborazione con l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti.

Prepariamoci al caldo

Dalla ricerca statunitense si evince come l’innalzamento di 1,5 gradi sopra annunciato sia ormai inevitabile. Però, si afferma anche che adottando condotte rispettose dell’ambiente si possa contenere la crescita della temperatura che caratterizzerà i prossimi due decenni della nostra storia. 

Emissioni CO2 auto e test di omologazione

Test di misurazione delle emissioni di un'auto termica

“Se in questo preciso istante tutte le attività di produzione di CO2 si arrestassero - ha spiegato Gokul Iyer, l’autore principale della ricerca - la temperatura continuerebbe comunque ad alzarsi nei prossimi anni a causa dell’effetto serra esistente. Ci vorranno decenni per invertire il trend. Per questo è importante agire senza esitazione con politiche green a tutti i livelli”.

Addirittura, secondo i ricercatori americani, è probabile che a metà di questo secolo la temperatura media sarà più alta di quella attuale di 1,6 o 1,7 gradi. Ma 1,5 gradi di aumento sono considerati il limite massimo oltre il quale non avventurarsi per non affrontare enormi squilibri dell’ecosistema terrestre.

inquinamento

L'auto elettrica ci salverà?

“Muoversi velocemente significa raggiungere prima possibile gli impegni sulla neutralità carbonica, poi decarbonizzare più velocemente e raggiungere obiettivi sulle emissioni più ambiziosi - ha spiegato Iyer -. Bisogna lavorare su ogni aspetto perché ogni grammo risparmiato contribuisce alla causa, ma ci sono ambiti in cui si possono ottenere risultati davvero consistenti”. Il riferimento è alle auto elettriche e alle energie rinnovabili

Tra i vari scenari delineati nello studio (sono ben 27), ce n’è uno - il più virtuoso possibile - che mostra come accelerando sull’adozione di veicoli a zero emissioni e sull’uso di elettricità prodotta da fonti rinnovabili si potrebbe raggiungere la neutralità climatica nel 2057. Se invece si scegliesse una transizione più progressiva non si riuscirebbe a ottenere lo stesso effetto prima della fine del secolo. Insomma, la direzione è stata indicata: ora bisogna correre.